Tiscali nuovamente sull’ottovolante. A far salire il titolo,  nuove voci su prossima offerta da Vodafone

di Raffaella Natale |

Italia


Vodafone

Tiscali continua a essere al centro dell’attenzione alla Borsa di Milano tra scambi intensi, 53,6 milioni di azioni pari al 9,3% del capitale, e nuove voci di scalata.

Gli esperti di Ubs hanno reiterato la raccomandazione “buy” in attesa dell’uscita dei dati conti 2007. Il Cda dell’Isp sardo è in programma per il 20 marzo, ma la società potrebbe annunciare a giorni i dati preliminari.

Ubs stima vendite per 313 milioni di euro, in crescita del 63% rispetto al 2006 con ebitda a 56 milioni (+73%). Consiglia, però, di fare attenzione che gli utili di Tiscali potrebbero risentire di parte dei 70 milioni di euro di costi di ristrutturazione per l’integrazione di Pipex. Il prezzo obiettivo indicato dal broker elvetico è di 2,73 euro. Consob ha reso noto che lo scorso 8 febbraio Deutsche Bank Ag è salita al 2,085% nel capitale di Tiscali.

A mandare su il titolo, sono i trader convinti che la società finirà per essere preda di qualche importante operatore. Il titolo aveva perso terreno una decina di giorni fa dopo la smentita su eventuali manifestazioni di interesse e operazioni straordinarie.

Vodafone, che le indiscrezioni danno tra i gruppi più interessati, continua a non commentare le voci che circolano relative a un possibile interessamento per la società fondata dal governatore della Sardegna Renato Soru.

“Non abbiamo ricevuto ad oggi manifestazioni di interesse e non sono allo studio operazioni straordinarie”. E’ quanto Tiscali ha comunicato alla Consob la scorsa settimana, dopo aver ricevuto un’esplicita richiesta di chiarimento alla luce del recente andamento del titolo.

A parte l’interesse di Vodafone, ad animare il corso del titolo anche i rumor su una possibile offerta di BT in cordata con Fastweb. Ma anche Sky Italia potrebbe scendere in campo.

Voci che trovano conferma nelle parole di Tommaso Pompei, amministratore delegato di Tiscali, che aveva già parlato di una possibile fusione. L’Ad aveva, però, detto di un’operazione da realizzare nei prossimi due anni.

Dopo l’acquisto dell’inglese Pipex, Tiscali è diventato il quarto operatore britannico con il 15% del mercato. Stessa posizione anche in Italia, dove però nelle connessioni broadband ha solo il 5%, ma è operatore mobile virtuale e ha lanciato la sua IPTV.

Secondo alcune ipotesi, dopo l’acquisizione la società potrebbe essere divisa in due asset, quelli italiani e quelli inglesi.

Del resto, dal punto di vista strategico, è normale che Tiscali cerchi alleati forti vista la forte concorrenza con cui deve fare i conti, si pensi a Telecom Italia o a Fastweb controllata da SwissComm.

Vodafone si piazza al centro delle indiscrezioni proprio perché insieme a Tiscali potrebbe battere Telecom nelle offerte triple play.

L’interesse di Sky per l’Isp potrebbe trovare ragione nel fatto che ormai la convergenza Tv e internet è regola di mercato e in Gran Bretagna James Murdoch, figlio del magnate Rupert, ha pensato bene di fare investire la Pay TV BSkyB nella banda larga. La cosa potrebbe succedere anche con la controllata italiana.

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