Infrastrutture mobili: matrimonio in vista tra Motorola e Nortel?

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Motorola

Sotto pressione a causa delle deludenti performance messe a segno nel corso del 2007 dalla divisione dedicata alle infrastrutture per la telefonia mobile, la statunitense Motorola starebbe pensando di unirsi a Nortel per dar vita a un colosso da 10 miliardi di dollari di fatturato (circa 6,8 miliardi di euro).

 

La notizia è rimbalzata dalla pagine del Wall Street Journal e non è ancora stata confermata né smentita: le trattative tra Nortel e Motorola in vista dell’unione delle rispettive divisioni mobili in una jont-venture sarebbero già partite da circa un mese.

Con questa mossa, il gruppo statunitense – che ha sofferto negli ultimi anni a causa soprattutto dell’aggressiva concorrenza dei produttori asiatici – cerca di affrontare il rallentamento del settore delle infrastrutture per le tlc.

 

Nelle scorse settimane il gruppo di Schaumburg aveva reso noto di stare studiando “il riallineamento strutturale e strategico” della divisone Mobile Device per “ricatturare la crescita e la profittabilità nel mercato globale”.

 

La società procederà molto probabilmente allo spin-off della divisione, al fine di consentire, si legge in una nota, “a ogni reparto di crescere e servire le esigenze dei consumatori” e di “migliorare il valore del gruppo per gli azionisti”.

 

“Stiamo esplorando ogni possibilità che ci dia facoltà di migliorare la nostra attività mobile e di mantenere e attrarre al nostro interno persone di talento, permettendo al contempo agli azionisti di realizzare il valore di questa grande azienda”, ha sottolineato Greg Brown, Presidente and Chief Executive Officer di Motorola.

 

La divisione Mobile Device genera la metà dei profitti del gruppo – 19 miliardi di dollari lo scorso anno su un totale di 36 miliardi – ma ha visto crollare le vendite del 33% lo scorso anno, a causa di una concorrenza sempre più forte, proveniente soprattutto dai mercati asiatici.

 

Nella classifica mondiale dei vendor, infatti, il gruppo statunitense ha ceduto il secondo posto alla sudcoreana Samsung. E sono proprio i gruppi asiatici ZTE (Cina), Samsung e LG (Corea) a essere accreditati dal Financial Times in pole position per un’eventuale futura acquisizione della divisione.

 

Il gruppo americano è passato da una quota di mercato pari al 21% nel 2006 al 14,1% nel 2007, mentre Samsung è passata dall’11,3% del 2006 al 14,3%, grazie al successo dei modelli 3G che hanno rappresentato il 16% delle vendite.

 

Il tracollo della divisione Mobile Device è costato alla società una perdita netta di 49 milioni di dollari nel 2007, a fronte di utili per 3,6 miliardi di dollari nel 2006. Trend che, secondo le previsioni del gruppo, continuerà anche questo trimestre per il quale si attende un nuovo ‘significativo’ calo delle vendite.

 

Secondo il Wall Street Journal, le trattative con Nortel vanno avanti da circa un mese e puntavano, in origine, alla creazione di una società della quale ognuna delle due aziende avrebbe controllato il 40%, col restante 20% offerto a potenziali investitori.

Ma dal momento che nessuna private equity avrebbe risposto all’appello, si sarebbe allora pensato a una divisione 50:50.

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