La Ue apre il Forum sulla giustizia. Frattini: ‘Piattaforma per gli operatori, ma anche opportunità per un produttivo scambio di idee’

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Unione Europea


Franco Frattini

Il vicepresidente della Commissione Ue, Franco Frattini, renderà pubblica l’imminente creazione di un unico e innovativo “forum sulla giustizia“.

Dal 15 aprile 2008 sarà posto in essere un forum multidisciplinare e d’equipe composto da operatori della giustizia. Oltre ai processi esistenti, il forum darà un contributo ai lavori della Commissione sulle politiche e prassi nel settore della giustizia.

 

Frattini, Commissario Ue per Giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: “Questo forum risponde alle esigenze di una consultazione più mirata nel processo di proposta e di valutazione delle nostre politiche e leggi nel settore della giustizia. Non solo creerà una piattaforma per gli operatori che hanno a che fare quotidianamente con l’attuazione delle leggi dell’Ue nel nostro campo, ma, grazie alla sua natura, consentirà un produttivo scambio di idee”.

“Sono particolarmente lieto – ha aggiunto il Commissario – del fatto che il forum riunirà un ampio gruppo di parti interessate, da rappresentanti del settore di assistenza alle vittime a giudici delle Corti supreme e avvocati, così come rappresentanti di reti europee già esistenti che attualmente operano in questo campo. Riteniamo che una consultazione più mirata sia fondamentale per disporre di strumenti europei efficaci nel settore della giustizia”.

 

La Commissione ha adottato una comunicazione, “Creazione di un forum di discussione sulle politiche e sulle prassi dell’Ue nel settore della giustizia”, che presenta i suoi progetti riguardo al forum sulla giustizia. La breve comunicazione espone il sistema, la composizione, i metodi di lavoro (inclusi i risultati attesi) e i motivi della creazione del forum.

 

Il motivo della creazione del forum sulla giustizia è far sì che gli operatori che hanno a che fare con l’attuazione, l’applicazione e le conseguenze delle politiche del settore “Giustizia, libertà e sicurezza” instaurino un dialogo continuo con i servizi e le autorità dell’Ue che elaborano tali politiche.

 

Al forum parteciperanno professionisti del settore, inclusi giudici a vari livelli, avvocati civili e penali, pubblici ministeri e altri operatori dei sistemi giudiziari degli Stati membri. Aspetto importante, saranno coinvolte anche altre parti rilevanti, come esponenti del mondo accademico e rappresentanti di ONG che operano nel settore. Opinioni ed esperienza saranno anche fornite da singole persone interessate – ma non rappresentanti – degli Stati membri.

 

Il valore aggiunto della consultazione mirata e multidisciplinare cui parteciperanno gli operatori della giustizia avrà, in particolare, i seguenti effetti: una legislazione più mirata ed efficiente; l’esistenza e la regolarità delle riunioni assicurerà che un gruppo di esperti già composto possa chiarire le esigenze degli operatori e i problemi che devono affrontare nell’uso degli strumenti Ue nel settore della giustizia; valutazioni d’impatto più approfondite negli specifici settori della giustizia, con legami diretti con gli operatori dei sistemi giudiziari degli Stati membri; contributo al modello di valutazione standard stabilito dalla comunicazione della Commissione sulla valutazione delle politiche dell’UE in materia di libertà, sicurezza e giustizia del giugno 2006; fornire l’esperienza concreta necessaria per la consultazione delle parti interessate e per la fase della valutazione approfondita; riunire reti europee esistenti specializzate in materia di giustizia e facilitare una discussione più coordinata e la condivisione delle conoscenze; suggerire ambiti in cui dovrebbero essere effettuati studi e dirigere e gestire questi studi.

 

E’ altresì importante sottolineare che, in sintonia con lo spirito del Forum, la Commissione ha molto recentemente organizzato una riunione di esperti in formazione giudiziaria.

 

Questa riunione, che ha visto la partecipazione di giudici, procuratori, avvocati, autorità governative, istituti nazionali per la formazione giudiziaria cosi come di tutte le altre parti interessate, ha avuto luogo il 4 febbraio a Bruxelles con l’obiettivo di lanciare una prima discussione su come sviluppare una comune cultura legale europea. (r.n.)

 

 

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