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P2p legale: le major non smentiscono le trattative con Qtrax, ma ancora dubbi sui sistemi DRM. Intanto anche SIAE pronta all’accordo

Europa


Le major non smentiscono le trattative in corso con Qtrax, ma nessun accordo sarebbe ancora stato raggiunto.

Ridimensionata, quindi, la notizia che era stata lanciata al Midem (27-31 gennaio) e aveva fatto in breve il giro del mondo.

Il peer-to-peer legale ci sarà, ma forse bisognerà aspettare ancora qualche settimana.

Da Cannes, infatti, le quattro case discografiche più importanti del mondo hanno parlato di discussioni ancora aperte con la piattaforma americana che consentirà di scaricare musica gratis, nel pieno rispetto delle norme sul diritto d’autore.

Il nuovo servizio sarà sostenuto dai guadagni provenienti dalla pubblicità e conta di avere a disposizione circa 25-30 milioni di brani musicali protetti da copyright.

 

“…Warner Music Group non ha autorizzato l’uso dei nostri contenuti sul servizio di cui ha recentemente parlato Qtrax”, ha fatto sapere la società in una nota.

Qtrax ha precisato di essere “…in trattativa con Warner Music Group per assicurare che il servizio riceva la licenza e speriamo di raggiungere un accordo a breve”.

Secondo un insider anche Universal non avrebbe concluso al momento alcun accordo ma sarebbe in trattative, come del resto anche EMI e SonyBMG.

 

“…Abbiamo annunciato il lancio del nostro servizio al Midem“, ha precisato Allan Klepfisz, presidente di Qtrax, “perché sapevano quale era il livello di supporto che avevamo da parte delle case discografiche. Chiariremo l’esatta natura di questo supporto tra breve tempo. E dato che siamo il primo servizio peer-to-peer legale che ha scelto di spendere quasi cinque anni per ottenere tutte le licenze necessarie, attiveremo il download solo quando avremo la firma definitive su ogni singolo contratto. Nel frattempo il pubblico potrà godere ugualmente delle alter funzionalità di Qtrax, caricando la propria musica nel browser, consultando i vasti e ricchi contenuti del sito, acquistando merchandising e biglietti di concerti, in una esperienza integrata di musica e browsing”.

 

Forse un po’ troppa fretta, ma facilmente comprensibile perché la portata della notizia è eccezionale. Dopo anni di lotta alla pirateria, il downloading gratuito sostenuto dalla pubblicità potrebbe essere la fine di incubo per il mercato della musica e una soluzione a fatturati non molto brillanti.

Comprensibile che ci vorrà un po’ di tempo per definire un accordo su argomenti così delicati. Le difficoltà, secondo alcuni, sarebbero legate ai sistemi DRM (Digital Rights Management) alla possibilità per chi scarica la musica di poter gestire i file liberamente, cosa sulla quale le major continuano ad avere molti dubbi.

 

Intanto l’Italia che non vuole restare a guardare ha deciso di avviare le trattative. Il servizio, infatti, non è al momento disponibile nel nostro Paese, che non figura tra i nove prescelti per il lancio. Ma “è solo questione di tempo”, hanno assicurato dalla società, tant è che la SIAE (Società italiana autori editori) ha avviato gli accordi prima che cominciasse il Midem, dove il servizio di Qtrax è stato lanciato ufficialmente.

 

 

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