Online il video di un bacio rubato. Licenziato dipendente della metro di Shanghai

di Raffaella Natale |

Cina


Bacio

Un bacio rubato è costato il posto di lavoro a un cinese. La giovane coppia che si scambiava effusioni nella metropolitana di Shanghai ha, infatti, deciso di sporgere denuncia contro l’impiegato in questione, reo d’aver diffuso su internet l’immagine che ritraeva i ragazzi nell’atto di scambiarsi tenerezze.

 

Il video, della durata di circa tre minuti, è stato filmato con un telefonino e messo online la scorsa settimana sui siti Ku6.com e YouTube, dove ha già ricevuto 350 mila visite.

Protagonisti i due ragazzi ventenni avvinghiati appassionatamente, in sottofondo i commenti dei dipendenti della metro che riprendevano tutto. Il filmato è titolato “zhege nüren tai yaole” (che in mandarino significa “Questa ragazza lo desidera troppo”).

 

Il luogo del bacio è stato identificato da alcuni internauti cinesi come la stazione di Youyi Lu, sulla linea 3 della metropolitana di Shanghai. La scritta in sovrimpressione in basso a destra (“07-09-02”) fa dedurre che il video sia stato realizzato lo scorso 2 settembre.

Secondo la stampa cinese, la coppia, che si è rivolta a un avvocato, accusa gli impiegati della metro d’aver violato i loro diritti alla privacy riprendendoli a loro insaputa e diffondendo le loro immagini sul web.

 

“I fatti in questione riguardano, se vogliamo, – ha detto il giovane – i diritti di tutti i passeggeri che viaggiano sulla metro di Shanghai, non semplicemente i nostri interessi e i danni che abbiamo subito”.

La Shanghai Shentong Metro, la compagnia che gestisce il trasporto pubblico della città, ha dichiarato che, grazie a un’indagine interna, “…è scoperto che il video era stato scaricato online dal personale della stazione di Shanghai. Porgiamo le nostre scuse e siamo disponibili a chiarire ogni cosa con la coppia coinvolta in questo episodio increscioso”.

 

Secondo il quotidiano locale Shanghai Daily, i due protagonisti del video hanno contattato degli avvocati e stanno considerando l’opportunità di chiedere i danni per la privacy violata. Lo scandalo ha alimentato tra i navigatori cinesi la polemica sull’uso delle telecamere di sicurezza nei luoghi pubblici.