Tv mobile: trend futuri e modelli di business vincenti per il mercato europeo, alla luce dell’esperienza italiana

di Teresa Di Maio |

Europa


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La trasmissione televisiva su dispositivi mobili, che in Giappone e Sud Corea è già una realtà da quasi tre anni ormai, fino a tutto il 2006 non ha visto in Europa offerte e servizi paragonabili a quelli orientali.

L’Italia è stato uno dei pionieri del mercato europeo grazie ai lanci commerciali dei primi tre operatori di telefonia mobile: H3G, Tim e Vodafone.

Questo è quanto emerge dall’ultimo Rapporto Idate “The Italian Mobile Tv Market“.

Se le sperimentazioni basate su DVB-H, T-DMB e MediaFLO nel corso degli ultimi tre anni si sono moltiplicate in tutta Europa, l’Italia, dicono i ricercatori, è attualmente l’unico Paese europeo in cui viene offerto un vero e proprio servizio in scala.

Alla vigilia del lancio commerciale dei servizi nella maggior parte dei Paesi del continente, la posizione pionieristica ha posto l’Italia al centro dell’attenzione.

 

Argomenti chiave di questo Rapporto sono i servizi attualmente disponibili e i prezzi, oltre al ruolo giocato dagli operatori mobili e dai fornitori di contenuti.

Considerazione anche per la relazione su competitività o complementarità del 3G e i servizi di trasmissione televisiva, senza tralasciare le implicazioni legali, la regolamentazione, e gli eventuali cambiamenti in atto nel settore tecnologico e commerciale.

L’Analisi si sofferma anche sul processo di riforma delle disposizioni che riguardano il mercato dei contenuti, nel rispetto dei modelli di business e delle soluzioni economicamente più vantaggiose.

 

Le principali risposte fornite da questo Studio sono quelle che riguardano il posto che verrà assegnato alla Tv mobile dai servizi tlc, alla relazione tra la Tv fissa e quella mobile, ai limiti della tecnologia, all’eventuale esistenza di un modello di business vincente, alle chiavi di successo e alle previsioni di crescita di questo settore.

 

Focus quindi su strategie future e posizionamento in questo mercato, fornendo un quadro dettagliato, corredato da interviste ai player, che danno il polso della situazione e individuano le possibili soluzioni per il decollo di questo mercato.

La Ricerca, oltre a definire in maniera precisa lo stato del mercato italiano della Tv mobile alla fine del 2007, trae spunto dall’esperienza degli ultimi 18 mesi nell’ambito dei servizi commerciali e fornisce le previsioni di crescita per i prossimi tre anni.

 

Questo studio, infine, risulta di particolare utilità per gli operatori del mobile, che possono confrontare le strategie di posizionamento e meglio comprendere le aspettative degli utenti; per i broadcaster e i produttori di contenuti, che possono così anticipare il comportamento degli utenti, intuire il valore del mercato e identificare i principali format; per gli operatori dei network, che possono andare incontro alle esigenze delle compagnie media e tlc; per i produttori di dispositivi, che possono farsi un’idea della crescita di mercato prevista; per le Autorità nazionali di regolamentazione, che possono individuare i temi maggiormente oggetto di dibattito e misurare l’efficace delle normative in vigore, nonché per investitori ed analisti, che possono comprendere tutte le questioni e gli affari che ruotano intorno alla televisione mobile e anticipare le evoluzioni e le tendenze del mercato.

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