Contenuti digitali: la Ue invita telco, ISP e broadcaster a una maggiore collaborazione per un mercato unico più forte e consumer-friendly

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Contenuti digitali

Un accesso più facile e più rapido alla vasta scelta di contenuti online – musica, film, giochi, servizi telefonici – per un mercato unico europeo più forte e rispettoso dei consumatori.

 

È questo l’obiettivo della Commissione europea, che nei primi giorni del 2008 ha adottato una Comunicazione sui “contenuti creativi in linea nel mercato unico”, un documento strategico che segna il punto di partenza delle azioni della Ue per sostenere lo sviluppo di modelli commerciali innovativi, di servizi transfrontalieri e di offerte consumer-friendly.

 

La vendita al dettaglio e la distribuzione online di contenuti creativi di alta qualità rappresenta un importante cambiamento strutturale per il mercato dei contenuti.

Nonostante il mercato dei contenuti audiovisivi e la disponibilità di programmi televisivi on demand stiano appena muovendo i primi passi, in alcuni Paesi, come la Gran Bretagna, la quota della musica online rappresenta già il 25% e all’orizzonte c’è ancora da misurare la reale potenza delle evoluzioni del Web 2.0.

 

Obiettivo dell’esecutivo è anche quello di facilitare il rilascio di licenze di diritto d’autore che coprano tutti gli Stati membri, dal momento che secondo scondo uno studio della Commissione, i profitti legati alla vendita dei contenuti online quadruplicheranno nei prossimi anni, passando da 1,8 miliardi di euro del 2005 a 8,3 miliardi nel 2010.

 

La Commissione incoraggia dunque l’industria dei contenuti, le società di telecomunicazione e i fornitori di servizi internet a cooperare maggiormente per accrescere la disponibilità dei contenuti online assicurando allo stesso tempo una forte protezione dei diritti di proprietà intellettuale.

 

“Il settore europeo dei contenuti soffre di una regolamentazione frammentata, della mancanza di regole chiare e rispettose dei consumatori per l’accesso a contenuti online protetti da copyright, ma anche della presenza di seri disaccordi tra le parti coinvolte su questioni fondamentali quali le tasse e la copia privata”, ha spiegato il Commissario Ue ai media e alla società dell’informazione, Viviane Reding.

 

Si tratta dunque di fare una scelta, ha aggiunto la Reding: “…se l’Europa vuole dotarsi di una forte industria musicale, cinematografica e dei giochi, bisogna garantire la sicurezza giuridica all’industria, una giusta remunerazione ai creatori di contenuti e un largo accesso a una grande gamma di contenuti online ai consumatori”.

 

Nella Comunicazione appena adottata, la Commissione identifica quattro grandi sfide orizzontali che meritano un’azione congiunta a livello comunitario:

 

Disponibilità di contenuti creativi: i proprietari di contenuti sono infatti a volte poco propensi a renderli disponibili per la distribuzione online, per svariati motivi, tra cui i download illegali e la pirateria. Ci sono inoltre ancora troppe divergenze riguardo le condizioni di sfruttamento commerciale dei contenuti. Un primo passo in questa direzione è stato realizzato nel 2006 con la “Carta dei film online”, ma la Ue ha constatato una certa mancanza d’ambizione e una scarsa applicazione di questa iniziativa.

 

Licenze multiterritoriali per i contenuti creativi: l’assenza di licenze che permettano di utilizzare i contenuti in diversi se non in tutti gli Stati membri rende difficile il raggiungimento delle giuste economie di scala.

 

Interoperabilità e trasparenza dei sistemi di gestione digitale dei diritti d’autore: le tecnologie DRM possono svolgere un ruolo chiave nello sviluppo di modelli commerciali innovativi.

Bisogna però ancora trovare un accordo tra le parti interessate per la realizzazione di soluzioni DRM interoperabili e user-friendly che garantiscano ai consumatori informazioni adeguate sulle restrizioni d’uso dei contenuti scaricati e sull’interoperabilità dei corrispondenti servizi online.

 

Offerte legali e pirateria: la pirateria, incluso il download e la diffusione illegale di contenuti protetti resta una preoccupazione importante. La Commissione intende incoraggiare la messa in opera di procedure di cooperazione tra i fornitori di accesso, di servizi, i titolari dei diritti e i consumatori, al fine di garantire un’offerta allettante e una protezione adeguata dei diritti d’autore.

 

La Commissione ha quindi lanciato una consultazione pubblica per preparare una Raccomandazione sui nuovi mezzi per giungere a un vero mercato unico dei contenuti online per la metà del 2008.

 

La parti interessate potranno dire la loro fino al prossimo 29 febbraio.