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Firmato il Trattato di Lisbona. Nuove opportunità per i Paesi Ue, ma si sollecita una rapida ratifica

Unione Europea


Compiendo un importante passo sulla via dell’integrazione europea i 27 Stati membri hanno firmato ieri il Trattato di Lisbona. Questo evento segna una nuova fase in quanto dota l’Unione di un nuovo trattato atto a rispondere alle sfide del XXI secolo.

La Commissione ritiene che recherà nuovi importanti vantaggi per i cittadini e chiuderà per il prossimo futuro il dibattito istituzionale. In linea con l’approccio a doppio binario della Commissione Barroso, si potrà così porre maggiormente l’accento sulle tematiche che stanno a cuore ai cittadini come la crescita e l’occupazione, l’energia, il cambiamento climatico e le migrazioni.

 

La Ue sollecita gli Stati membri a ratificare tempestivamente il trattato affinché questo possa entrare in vigore il 1° gennaio 2009. La Commissione ha inaugurato un apposito sito web che illustra in modo agevole le innovazioni politiche e le riforme istituzionali che il nuovo trattato reca con sé.

 

Il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha affermato: “Questo Trattato segna uno spartiacque nella storia dell’integrazione europea. Il trattato di Lisbona pone i cittadini al centro del progetto europeo. Dopo sei lunghi anni di negoziati possiamo accantonare per ora le questioni istituzionali e concentrare tutte le nostre energie per presentare ai nostri cittadini risultati politici. Invito gli Stati membri a onorare i loro impegni e ad adoperarsi per ratificare tempestivamente il trattato affinché esso entri in vigore, come previsto, il 1° gennaio 2009”.

 

“Questo nuovo trattato è un bene per i cittadini europei”, ha affermato il vicepresidente della Commissione, Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione. Esso consentirà di operare in modo più efficiente e conferirà all’Unione una voce unica nelle relazioni esterne. I cittadini potranno far sentire maggiormente la loro voce nell’ambito delle politiche europee grazie ai maggiori poteri conferiti ai rappresentanti da essi eletti direttamente nel Parlamento europeo e al ruolo accresciuto dei parlamenti nazionali.

La nuova “Iniziativa dei cittadini” consentirà ai cittadini, se raggiungeranno il numero di un milione, di chiedere alla Commissione di presentare una proposta politica. Il fatto di disporre di procedure più democratiche è fondamentale per un’Unione basata sul consenso dei cittadini e contribuirà a ripristinare la fiducia nel processo di integrazione europeo.

 

Il trattato di Lisbona modifica i vigenti trattati UE e CE senza rimpiazzarli. Esso dota l’Unione del quadro giuridico e degli strumenti necessari per affrontare le sfide future e per rispondere alle richieste dei cittadini.

 

Recherà molti benefici: il nuovo trattato assicurerà che i cittadini europei possano far sentire la loro voce negli affari europei ed ancora i loro diritti fondamentali in un’apposita Carta. L’Ue sarà meglio attrezzata per rispondere alle aspettative dei cittadini in ambiti quali l’energia, il cambiamento climatico, la criminalità transfrontaliera e l’immigrazione. Sarà anche in grado di esprimersi in modo univoco sulla scena internazionale.

 

Tra i principali miglioramenti previsti vi sono:

 

Un’Unione più democratica, più aperta e più responsabile – sia i cittadini che i parlamenti nazionali vedranno aprirsi al pubblico scrutinio le decisioni adottate in prima istanza nel corso del processo legislativo. I cittadini europei avranno l’opportunità di influire sulle proposte legislative dell’UE;

 

Un’Unione più efficace – grazie a istituzioni più efficaci e snellite e a un processo decisionale più celere e coerente in materia di pubblica sicurezza, l’Ue sarà meglio in grado di lottare contro il crimine, il terrorismo e la tratta di esseri umani;

 

Maggiori diritti per i cittadini europei – i valori e gli obiettivi dell’Ue saranno illustrati in modo quanto mai chiaro. Inoltre la Carta dei diritti fondamentali godrà di uno status giuridico identico a quello dei trattati stessi;

 

Un attore globale di maggiore spicco – l’Ue si adopererà per assicurare maggiore coerenza tra i filoni della sua politica esterna quali la diplomazia, la sicurezza, gli scambi e gli aiuti umanitari. Il tutto con un’unica personalità giuridica in modo da consolidare il potere negoziale.

 

Questi miglioramenti conferiscono all’Unione la capacità di imprimere cambiamenti, di assicurare maggiore sicurezza e prosperità ai cittadini europei dando loro l’opportunità di partecipare attivamente alla globalizzazione.

 

Il Trattato di Lisbona, elaborato dalla Conferenza intergovernativa del 2007 (CIG) è stato approvato nel Consiglio europeo informale del 18-19 ottobre e sarà firmato dagli Stati membri il 13 dicembre 2007. Alla firma del trattato farà seguito il processo di ratifica in tutti e 27 i paesi. Si auspica che il nuovo trattato entri in vigore il 1° gennaio 2009. (r.n.)

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