Reti tlc: Vodafone sigla accordo per condividere le infrastrutture con i competitor indiani

di Alessandra Talarico |

Simili partnership già realizzate in Italia, Gran Bretagna e Spagna.

India


Vodafone

Vodafone ha siglato un accordo con Bharti Airtel e Idea per la condivisione delle infrastrutture di rete in India, con l’obiettivo di accelerare la copertura nel paese e risparmiare sui costi.

 

Le infrastrutture di rete sono state raggruppate in una joint venture – battezzata Indus Tower – che potrebbe essere in futuro quotata in Borsa.

 

I tre operatori condivideranno circa 70 mila torri, ma manterranno separati gli strumenti per la trasmissione wireless, riducendo in questo modo i costi legati alla duplicazione delle spese operative e in conto capitale.

 

Per incrementare la copertura del territorio, nei prossimi 2-3 anni verranno costruite altre 50 mila torri.

 

L’accordo per la condivisione delle infrastrutture dovrebbe consentire a Vodafone di rispettare i criteri finanziari legati all’acquisizione da 10,9 miliardi di euro di una quota in Hutchison Essar, il quarto operatore mobile indiano.

 

L’accordo – col quale Vodafone ha acquisito la quota del 67% di Hutchison Essar detenuta da Hutchison Telecommunications International (HTIL) – è stato concluso a febbraio, ma la chiusura dell’operazione è stata bloccata da un’inchiesta avviata dai regolatori per appurare se Hutchison Essar abbia violato la legge che limita gli investimenti stranieri in società telecom al 74% del capitale.

 

Bharti e Vodafone Essar controlleranno ognuno una quota del 42% nella joint-venture, Idea avrà la restante quota del 16%.

 

“Si tratta dell’approccio giusto per aumentare la copertura e tenere bassi i costi”, ha spiegato Akhil Gupta, managing director di Bharti, sottolineando che la joint venture è comunque aperta all’ingresso di altri operatori.

 

L’India è il mercato mobile considerato in più rapida crescita, con un totale di 217 milioni di utenti wireless alla fine di ottobre, che secondo le stime fornite dal TRAI (Telecom Regulatory Authority of India), Authority per la regolamentazione delle telecomunicazioni in India, dovrebbero raggiungere quota 500 milioni entro il 2010.

 

Vodafone ha già concluso simili accordi anche in Gran Bretagna, Italia e Spagna.

Grazie a questi accordi il gruppo avrà notevoli benefici in termini di riduzione dei costi infrastrutturali di gestione della rete. Basti pensare agli affitti e al risparmio dell’energia elettrica. Notevolmente positivo, inoltre, sarà anche l’impatto derivante dalla riduzione del numero di installazioni di rete radio sia nelle città che nelle zone rurali.