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Banche: le linee guida del Garante privacy per un uso corretto dei dati dei clienti

Italia


Informazioni sempre esatte ed aggiornate, richiesta di documenti di riconoscimento solo nei casi indispensabili, distanze di cortesia, adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati personali, rigoroso rispetto dei casi nei quali è lecito comunicare a terzi informazioni bancarie.

 

Sono queste alcune delle indicazioni fornite dal Garante nelle Linee guida sul “trattamento dei dati personali della clientela in ambito bancario”, adottate anche tenendo anche conto delle segnalazioni e dei reclami presentati all’Autorità da parte di numerosi clienti insoddisfatti di come venivano tutelati i loro dati  personali.

 

Il provvedimento a carattere generale (G.U. n. 273 del 23 novembre e consultabile sul sito garanteprivacy.it), di cui è stato relatore Giuseppe Fortunato, fissa le garanzie per il corretto uso dei dati personali dei clienti da parte degli istituti bancari e degli operatori postali, quando operano nell’ambito bancario e finanziario. E affronta diversi  aspetti che regolano il rapporto tra banca e cliente: i casi specifici nei quali è lecito comunicare a terzi informazioni bancarie, gli obblighi di riservatezza da rispettare, le modalità con le quali le banche devono soddisfare le richieste di accesso dei clienti ai propri dati personali o quelle per informarli sull’uso che viene fatto di questi dati.

 

A tutela dei clienti, il Garante ha stabilito, in particolare, che:

 

 

“Il Garante prosegue così la sua opera di chiarificazione in un altro importante settore – dichiara Giuseppe Fortunato, relatore del provvedimento – Dopo la sanità, il recupero crediti, la vita condominiale, il rapporto di lavoro, le imprese, anche per le banche, dove molteplici sono state le segnalazioni da parte dei cittadini, l’Autorità ha emanato una “Guida” per garantire i principi di correttezza, liceità e proporzionalità nell’uso dei dati personali. Evitare richieste ad alta voce, assicurare distanze di cortesia, poter conoscere tutto ciò che riguarda le proprie operazioni, pretendere la più assoluta riservatezza, sapere se le telefonate sono registrate, sono diritti sul cui pieno rispetto il Garante vigilerà con rigore”.

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