Tiscali: presentato piano strategico 2008-2012. Focus su Pmi, integrazione mobile e crescita di utenti

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Tommaso Pompei

Ricavi superiori a due miliardi di euro, 3 milioni di utenti e margine operativo lordo al 30% da qui al 2012. Sono questi i principali obiettivi fissati da Tiscali nel piano strategico 2008-2012.

Il gruppo ha realizzato tutte le azioni annunciate ad ottobre e, da semplice Isp, è ormai “fornitore integrato di servizi di telecomunicazione”, dotato di una “capillare infrastruttura di rete, e in grado di offrire ai propri clienti l’intera gamma dei servizi di telecomunicazione”.

In continuità col piano precedente, il nuovo piano strategico punta a “rafforzare il posizionamento competitivo del Gruppo, massimizzare la creazione di valore nel breve/medio periodo e garantire gli ulteriori sviluppi infrastrutturali e di servizi che consentiranno di competere in scenari di mercato più complessi”.

Le linee guida del piano industriale 2008-2012 prevedono innanzitutto di rinforzare il posizionamento sui due mercati di riferimento – Italia e Regno Unito – puntando, in particolare nel 2008, su una rapida integrazione di Pipex nel Regno Unito e su una forte spinta commerciale in Italia.

Il posizionamento sarà mantenuto sulle offerte dual-play (voce e dati) ad alta capacità e prezzi competitivi, con una offerta progressivamente allargata ai servizi IPTV (già attivi in Regno Unito ed in fase di lancio in Italia), ed alla integrazione con i servizi mobili (attraverso accordi per l’offerta di servizi mobili virtuali, cosiddetti MVNO).

Il piano prevede inoltre, in particolare nel Regno Unito e facendo leva sulla base clienti recentemente acquisita tramite Pipex, di posizionarsi efficacemente sul mercato delle piccole e medie aziende alle quali sarà offerto un portafoglio completo di servizi integrati IP con un posizionamento di prezzo competitivo.

A livello infrastrutturale è prevista un’ulteriore espansione della copertura di rete per raggiungere 1.800 siti nel 2008 e 2.100 entro il 2009, pari a circa 30 milioni di linee.

In particolare nel Regno Unito si prevedono 1.000 siti nel 2008 (di cui 740 abilitati al servizio IPTV) e 1.100 nel 2009 (pari a 17 milioni di linee). In Italia, grazie ad un accordo di “virtual unbundling” raggiunto con Telecom Italia, si avvierà la commercializzazione del servizio su 1.000 siti già dall’inizio del 2008 (13 milioni di linee) effettuando la realizzazione della rete a partire dalla seconda metà dell’anno prossimo per raggiungere direttamente 800 siti a fine 2008 e 1.000 siti nel 2009 ove economicamente vantaggioso.

Il piano complessivo di investimenti necessari ad acquisire la base di clienti prevista e a sviluppare il piano di rete ed i nuovi servizi (IPTV, MVNO, ecc.) ammonta a circa 1 miliardo di euro nell’orizzonte di piano, di cui 220 milioni nel 2008.

Nel 2007, i ricavi dovrebbero registrare una crescita dell’ordine del 35%, il Reddito Operativo Lordo dovrebbe segnare un rialzo del 60%.

Sulla base del piano strategico, gli obiettivi previsti a livello consolidato e in Italia e Regno Unito stimano invece per il 2008 una crescita dei ricavi di circa il 39% sul 2007 a 1,3 miliardi di euro e in crescita del 17% su base annua per raggiungere oltre 2 miliardi di euro nel 2012.

In particolare, sul mercato italiano si attendono ricavi per 417 milioni di euro nel 2008 e 850 milioni nel 2012, mentre su quello britannico i ricavi sono previsti a circa 900 milioni di euro di ricavi nel 2008 e circa 1,2 miliardi di euro di ricavi nel 2012.

Il reddito operativo lordo dovrebbe raggiungere quota 290 milioni di euro nel 2008 (22% dei ricavi) e oltre 600 milioni di euro nel 2012 (30% dei ricavi), con una crescita del 30% su base annua.

Nello specifico, in Italia dovrebbe attestarsi a 90 milioni di euro nel 2008 e a 250 milioni di euro nel 2012 (29% dei ricavi), mentre nel Regno Unito a 220 milioni di euro nel 2008 (24% dei ricavi) e a 370 milioni di euro nel 2012 (30% dei ricavi).

Per il 2008, il cash flow dovrebbe essere superiore ai 650 milioni di euro e l’indebitamento netto pari a circa 500 milioni di euro.

Quanto ai clienti, Tiscali mira a raggiungere quota 1,2 milioni di clienti nel 2008 in Italia di cui 600 mila diretti – 400 mila ‘multiplay’ – e di arrivare a quota 1,7 milioni nel 2012, quando nel Regno Unito dovrebbero essere 2,6 milioni.

Il Gruppo ha quindi approvato la fusione di Tiscali Italia SpA e Tiscali Services (società che attualmente fornisce sevizi IT al Gruppo) ed un nuovo perimetro di consolidamento comprendente tutte le attività italiane del Gruppo (Tiscali Italia SpA, Tiscali Services, Tiscali Network, MVNO), al fine di semplificare ulteriormente la struttura e di raggiungere maggiore efficienza operativa. (a.t.)

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