Femtocelle: sarà boom nel 2008? Rapporto Analysys mette in guardia contro le incognite della tecnologia

di Alessandra Talarico |

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Cresce l’interesse degli operatori mobili verso le femtocelle, piccoli trasmettitori per la casa e gli uffici grazie ai quali il traffico viene indirizzato attraverso il protocollo internet e considerati la soluzione ottimale per migliorare la copertura e la capacità delle reti mobili, con un notevole risparmio in termini di energia e costi di distribuzione.

 

Secondo un recente rapporto di Analysys, la diffusione della tecnologia subirà una significativa impennata il prossimo anno.

L’implementazione della tecnologia su larga scala, tuttavia, presenta rischi e incognite da non sottovalutare, e molti business case – spiega Analysys – non sono commercialmente sostenibili.

 

Secondo il report ‘Femtocells in the Consumer Market: business case and marketing plan’, “…Le femtocelle stanno evolvendo da tecnologia emergente allo status di offerta mobile pronta da implementare”.

Spiega però l’analista Alastair Brydon che il prossimo passo, decisamente molto critico, sarà quello di “…definire business case profittevoli, basati su proposte chiaramente mirate e convincenti provenienti dai consumatori”.

 

L’uso estensivo delle femtocelle al solo scopo di offrire servizi mobili vocali a uso domestico, anche se stimolante dal punto di vista della sostituzione fisso-mobile, “potrebbe condurre al disastro, visto che i benefici economici sono tutt’altro che certi”.

 

La soluzione in questo senso è quella di focalizzarsi su specifici segmenti del mercato e di mantenere prezzi molto bassi.

Per esempio, “in un condominio con scarsa copertura cellulare, gli operatori potrebbero recuperare il costo dell’impianto a femtocelle in 4 mesi, ma solo se offriranno tariffe significativamente più basse rispetto alle chiamate da rete fissa”.

 

Una strategia basata sull’offerta di una serie di servizi multimediali risulterebbe invece in un business case molto più solido, aumentando la capacità di incrementare i profitti e contenere i costi.

In questo caso gli operatori hanno la possibilità di recuperare gli investimenti in un tempo compreso tra 1 e 8 mesi, in base al contesto. Applicazioni quali la Mobile Tv e i servizi audio-video, aumenteranno l’interesse dei consumatori per le femtocelle.

 

La mobile Tv – spiega ancora il co-autore del report,  Mark Heath – potrebbe essere un elemento essenziale per un business case di successo, fornendo notevoli risparmi sui costi e un incremento dei profitti”.

“…I test – aggiunge – hanno dimostrato un uso massiccio della Mobile Tv da casa e gli operatori potrebbero risparmiare ogni anno 10 dollari per abitazione, evitando il bisogno di realizzare nuove reti DVB-H per garantire una qualità del servizio ottimale anche indoor”.

 

Molti grandi nomi del mercato delle comunicazioni – da Alcatel-Lucent a Nokia Siemens Networks – puntano su questa tecnologia per migliorare le performance dei network 3G e hanno già avviato diversi trial per testarne le performance.

 

Anche la statunitense Motorola ha deciso di investire sulla tecnologia e, dopo aver completato il test end-to-end della soluzione femtocell 3G, ha annunciato l’inizio della sperimentazione in collaborazione con un non meglio specificato operatore europeo.

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