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Programmazione TV e servizio pubblico. Ma la fascia protetta esiste ancora? No, prevale la marmellata volgare  

Italia


Egregio Direttore,

Se la fascia protetta in TV a tutela dei minori non esiste più ……scusi …faccia finta che non le abbia mai scritto.

Ma se esiste ancora, sono davvero indignato, se non costernato, da quanto ho visto e sentito alcuni giorno fa, esattamente la sera del 18 ottobre 2007.

Premetto che non sono bacchettone, anzi ………ma forse il tempo è passato talmente veloce che non me ne sono accorto e magari sul vocabolario della lingua italiana sono apparse delle parole che prima erano considerate delle “parolacce” oppure modi di dire che erano troppo espliciti al “sesso”?

Forse sono stati “sdoganati” certi termini o modi di dire che fino a qualche anno fa avrebbero fatto chiudere all’istante un programma.

Posso capire la simpaticissima Litizzetto , ma lei almeno le spara alle 21,20 della domenica e di solito è buona norma (ma dove sta scritto? Forse il buon senso) che i figli di età inferiore ai 13 anni che l’indomani vanno a scuola sono già sulla strada dei preparativi per la nanna.

 

Ma veniamo ai fatti.

 

Il giovedì sera 18 ottobre 2007 ore 20,10 RAI DUE (ah quanto rimpiango quei bei cartoni animati), va in onda “7 vite“.

Di solito, per fortuna, ceniamo con la televisione spenta per poterci raccontare quello che succede durante la giornata, ma quella sera avevamo concesso a nostra figlia grande che ha 11 anni, mentre la sorella ne ha 9, di vedere la TV per un bel voto a scuola.

Ad un certo punto sento una parolaccia “STRONZA” o “STRONZO”, rimango senza parole………..guardo mia moglie che scuote la testa dicendomi che in un’altra puntata parlavano di quanto ce lo avevano lungo ……………20…25…30 centimetri.

NO, MI DICO, IMPOSSIBILE A QUEST’ORA !!!!!??

 

Da lì a qualche minuto, in un discorso che i due attori stavano facendo sugli sforzi di una donna in carriera ….sento ” ………..oppure stare a quattro zampe in un’auto blu“.

INCREDIBILE!

 

Le mie figlie alcune cose non le percepiscono per quello che sono, le parolacce devo dire che le conoscono tutte (i compagni di classe insegnano) però in famiglia di solito non si usano, abbiamo sempre cercato di modificare il nostro linguaggio, anche se in qualche arrabbiatura ci sarebbe stata bene.

Ma io dico: ma è MAI possibile che a quell’ora si debbano sentire certe cose?

Ma è MAI possibile che siamo arrivati a tanto?

Ma una commissione che valuti cosa mandare in onda e soprattutto a che ora, non esiste più?

Ad un’ora un po’ più tarda, dopo le 21,30 non ci avrei neanche fatto caso, anzi.

Forse i miei 46 anni sono passati talmente veloci che non sono riuscito a seguire l’evoluzione, eppure uso il PC, viaggio in internet, uso il cellulare, frequento la società, ho una mentalità giovane favorevole all’eutanasia, al divorzio, all’aborto, all’integrazione degli extracomunitari (o almeno lo credo).

Ma a quell’ora, mi domando, quante famiglie con figli più o meno più piccoli dei miei ci sono?

“7 vite” sarà anche bello (non posso dare giudizi), bravi attori non ne discuto, però ritengo che sia adatto ad una fascia leggermente un po’ più serale.

NON A QUELL’ORA, GRAZIE.

Cordiali saluti

 

Marco Grilli, Torino

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