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Eurovisioni 2007. Creazione audiovisiva: necessario incentivare la filiera della produzione italiana, in particolare il cinema indipendente

Italia


Si è aperta a Roma la XXI edizione di Eurovisioni, festival di cinema e televisione che, da oltre venti anni, si occupa del mercato della televisione e del cinema europei. Dopo due edizioni dedicate alla transizione del mercato verso il digitale, quest’anno l’attenzione è concentrata sui problemi che il nuovo mondo digitale pone al finanziamento della creazione e della produzione.

 

Ieri, presso l’Ambasciata di Francia in Italia, si è svolta una intera giornata congressuale per discutere su “Come finanziare la creazione audiovisiva? Nuove forme di distribuzione e remunerazione dell’opera audiovisiva e dell’industria dei contenuti nel quadro della diversità culturale“.

Il convegno è stato presieduto da Luciana Castellina (vice-presidente Eurovisioni) e introdotto dall’ambasciatore di Francia, Jean-Marc de La Sablière.

 

Nel suo intervento, il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha dichiarato: “…Il parlamento deve prendere in tempi brevi decisioni importanti che sono inserite nella sessione di bilancio e nella Finanziaria”.

Spiegando che “…il governo ha deciso di usare questo strumento perché garantisce efficacia e velocità anche a scapito della completezza del disegno di riforma. Non è certo la Finanziaria il luogo per una riforma completa del cinema, ma sono state introdotte due misure: il credito d’imposta per tutta la filiera cinematografica e l’aggiornamento della normativa del ’98 coinvolgendo sia le Pay TV che le aziende di telecomunicazione”.

 

Gentiloni ha detto anche che “…bisogna dare un incentivo a una filiera creativa della produzione italiana, in particolare il cinema indipendente. Penso sia una operazione realistica nonostante gli iter parlamentari e credo che il Parlamento intero capisca l’importanza di questi contenuti. Insieme di misure che dovrebbero permetterci di essere ottimisti considerando che il matrimonio tra cinema e tv ha prodotto cose buone ma va certamente aggiornato e rivisto”.

“Mi auguro – ha detto ancora il Ministro – che il servizio pubblico svolga a riguardo una funzione importante. Non credo sia inutile che la Rai riprenda l’appuntamento anche settimanale del cinema in prima serata che ha dato riscontri interessanti di share nell’ultimo anno”.

 

Fiorello Cortiana (Verdi, commissione Governance di Internet- Ministero Innovazione) ha lanciato una provocazione su: Legge delega sull’editoria, come è possibile pensare che un blog o un piccolo sito debbano registrarsi come testata giornalistica? Cosa tra l’altro aggirabile attraverso la registrazione su un provider straniero; Legge Urbani, peer-to-peer equiparato alla contraffazione anche quando non è a fini di lucro. Mentre solo la contaminazione tra contenuti può garantire la diversità culturale.

 

A lui Gentiloni ha risposto che la norma a cui fa riferimento non è così problematica ma certamente se ne può discutere e riferirsi comunque a quelle realtà che possono essere iscritte al Roc (registro operatori comunicazione) per le testate giornalistiche, ossia chi ha una periodicità di pubblicazione;  bisognerebbe evitare che a fare giurisprudenza siano solo le sentenze come quella che faceva riferimento perfino ai commenti nei blog.

“…In Italia non siamo arrivati ancora a risultati soddisfacenti, né con l’autoregolamentazione, né con il decreto Urbani”.

 

E’ tornata a parlare dell’andamento del mercato Giovanna Grignaffini di Cinecittà holding che ha evidenziato l’importanza di “ripensare a ruoli e funzioni”.

“…Bisogna – ha commentato – salvaguardare il consumo del cinema nelle sale accanto all’uso dei dvd o via internet o finanche nelle piazze, come diversità culturale di pratiche di fruizione. Come Cinecittà holding ci stiamo muovendo sia nei confronti della convenzione Unesco che della trasformazione tecnologica

Anche per noi è importante il nuovo protagonismo della società civile, associazioni e altro intesi come attori del sistema che diventano parte integrante dell’orizzonte da costruire”.

 

Per Paolo Ferrari, presidente di Anica, “…lo stato di salute del cinema europeo è buono, c’è più attenzione da parte del legislatore in generale. Come Anica ci ritroviamo nella posizione di Rutelli che ha fatto inserire in Finanziaria il credito d’imposta, anche se con quota limitata. E’ un contributo importante verso tutta la filiera cinematografica e un riconoscimento esplicito del prodotto cinematografico come prodotto globale. Principio importante che viene affermato e che insieme alla rivisitazione della legge ex 122, sono due provvedimenti che danno fiato alla industria cinematografica”.

 

Domani le conclusioni del Festival Eurovisioni alla Sala delle Conferenze del Parlamento alla presenza del regista polacco Krzysztof Zanussi e del sottosegretario alle Comunicazioni, Luigi Vimercati. Durante la sessione conclusiva dell’iniziativa verranno presentati i dati statistici di Media Salles sul consumo di Cinema in Europa nel 2006.

 

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