Femtocelle: i big puntano sul potenziale della tecnologia. Nuovo accordo tra Alcatel-Lucent e Sagem

di Alessandra Talarico |

Europa


femtocelle

Alcatel-Lucent e Sagem hanno avviato un progetto di collaborazione sullo sviluppo di una piattaforma basata su femtocelle, per estendere la copertura delle reti 3G indoor.

  

Le femtocelle sono dei trasmettitori mobili in miniatura per la casa e i piccoli uffici grazie ai quali il traffico viene indirizzato attraverso il protocollo internet, abilitando l’offerta di servizi addizionali come il VoIP o l’IPTV.

Questi trasmettitori mobili rappresentano una soluzione ottimale per migliorare ed espandere la copertura e la capacità delle reti, con RAN e costi di backhaul inferiori.

Allo stesso tempo le femtocelle sono anche in grado di ridurre la quantità di energia necessaria alla copertura delle reti indoor, migliorandone significativamente le performance.

  

In base ai termini della partnership, Alcatel-Lucent fornirà il proprio know-how nel settore IP e UMTS/HSPA, le infrastrutture di rete e i software, l’integrazione end-to-end e il supporto per lo sviluppo di Base Station Router (BSR) Femto.

Sagem porterà la sua esperienza nello sviluppo di soluzioni IP, VoIP e DSL per il mercato di massa.

  

L’accordo, hanno spiegato le due società, servirà a livellare le reti mobili, integrando gli elementi di rete UMTS/HSPA – base station e radio network controller (RNC) – in una piccola unità, più o meno della grandezza di un decoder.

  

Il BSR Femto utilizza la connessione DSL per il backahul del traffico dati e voce nella rete UMTS/HSPA, permettendo agli operatori di alleggerire il traffico della rete mobile. Il sistema supporta applicazioni voce e dati circuit-switched, applicazioni dati packet-switched, HSPA e network basate su IP-Multimedia Subsystem (IMS).

La soluzione è compatibile anche con i dispositivi basati su standard UMTS/HSPA fissati dal 3GPP.

  

Alcatel-Lucent e Sagem hanno già compiuto significativi passi avanti nello sviluppo di BSR Femto, incluso il completamento di trasmissioni voce e dati, dimostrazioni di laboratorio con i clienti, e hanno fissato un programma di test sul campo che verranno condotti nel corso dell’ultimo trimestre di quest’anno.

  

Le femtocelle sono relativamente innocue – a scanso di timori legati all’emissione di onde elettromagnetiche – e utilizzano circa l’1% della potenza di un access point tradizionale, dal momento che i cellulari devono comunicare con una base che si trova a pochissima distanza.

Secondo Stuart Carlaw di ABI Research, “tutti i maggiori operatori mobili stanno effettuando test per valutare la reale capacità delle femtocelle di aggiungere capacità e copertura alla rete”.

   

Per promuovere l’adozione su larga scala delle femtocelle, a inizio luglio è nato anche il Femto Forum che supporterà e guiderà l’adozione di standard industriali e architetture comuni per evitare una eccessiva frammentazione del mercato.

  

“L’introduzione di standard aperti – sostiene infatti Carlaw – sarà essenziale per creare le economie di scala adeguate a stimolare il mercato”.

  

Il mercato delle femtocelle è ancora nelle prime fasi del suo sviluppo e, di conseguenza, è ancora difficile fare previsioni sulla sua evoluzione. Secondo ABI Research, entro il 2011 si potrebbe giungere a quota 32 milioni di access point femto in tutto il mondo, per un numero di utenti pari a circa 102 milioni.