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Vivendi punta alla diversificazione: sempre più presente sul mercato tlc, conferma interesse per la saudita Oger Telecom

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La notizia, arrivata ieri dopo la chiusura dei mercati europei, conferma quello che da giorni tutti vociferavano: il gruppo media francese Vivendi è in trattative per acquistare una quota dell’operatore Oger Telecom dopo l’uscita di Telecom Italia, che a luglio ha ceduto a Saudi Oger la quota del 10,36%, detenuta da TIM International, per un prezzo complessivo di 477 milioni di dollari.

 

Fornitore di accesso a Internet in Arabia Saudita, Oger Telecom – fondata dall’ex presidente libanese Rafic Hariri – è presente nella telefonia fissa e mobile in paesi quali Turchia, Sud Africa, Libano e Giordania.

Con sede a Dubai, Oger Telecom gestisce oltre 35 milioni di linee e ha realizzato un fatturato lo scorso anno un fatturato di 6,9 miliardi di dollari e un risultato operativo lordo di 2,9 miliardi.

 

Nel 2005 Oger Telecom ha acquisito dal governo turco il 55% di Turk Telekom, che a fine giugno contava 3,6 milioni di utenti Adsl per 6,5 miliardi di dollari. In Turchia l’operatore controlla anche il terzo operatore mobile Avea, con una market share del 14% e 7 milioni di utenti.

In Sud Africa Oger Telecom controlla anche Cell C, terzo operatore mobile del paese, con una quota di mercato del 9% e circa 2,7 milioni di clienti.

 

Saudi Oger aveva tentato di quotare in Borsa Oger Telecom lo scorso anno per ridurre l’indebitamento, ma aveva poi rinunciato al progetto a causa di una valorizzazione dell’asset ritenuta insoddisfacente.

 

Secondo alcune fonti, Vivendi punterebbe al 30-35% dell’operatore e sarebbe refrattaria a restare troppo a lungo in posizione di minoranza.

Il gruppo francese, attivo nella telefonia mobile con SFR (che controlla insieme a Vodafone) nel 2000 ha acquisito una quota del 35% di Maroc Telecom, poi salita nel 2004 al 51%.

 

La scalata a Oger Telecom non potrà però avvenire prima del 2008 dal momento che al momento della privatizzazione di Turk Telekom, la holding Saudi Oger si era impegnata col governo a restare socio di maggioranza della società fino almeno al novembre 2008.

 

Solo allora il gruppo guidato da Jean-Bernard Lévy potrà tentare di conquistare il controllo dell’operatore.

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