Tutela della privacy e dei minori: Microsoft impegnata a tutto tondo per un mondo digitale migliore

di Alessandra Talarico |

Pier Luigi Dal Pino: “Solo attraverso un processo costruttivo e condiviso con tutte le parti interessate è possibile ottenere una corretta governance della privacy, capace di adeguarsi alla veloce evoluzione tecnologica della società dell'informazione.

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Microsoft rinnova il proprio impegno per la tutela della privacy dei consumatori e della sicurezza dei minori che navigano in rete, cercando di coinvolgere anche l’intera industria hi-tech e gli operatori del settore nell’elaborazione di un insieme di regole relative alla raccolta dei dati, al loro uso e alla protezione delle informazioni personali relativamente alle attività di ricerche web e pubblicità online. 

 

Microsoft ha annunciato una serie di nuove iniziative volte proprio a migliorare la protezione della privacy degli utenti del servizio Windows Live, come per esempio la volontà di rendere anonimi i dati immessi per effettuare ricerche sul web dopo un periodo di 18 mesi, attraverso la rimozione permanente dei cookie ID, dell’indirizzo IP completo e di altri elementi identificativi dai dati di ricerca.

 

“Negli ultimi 18 mesi – ha sottolineato il direttore rapporti istituzionali della divisione italiana, Pier Luigi Dal Pino – abbiamo esaminato molto attentamente le chiavi di ricerca utilizzate per far funzionare il servizio Live Search, ed abbiamo potuto determinare come 18 mesi sia il periodo necessario per poter fornire agli utenti dei risultati adeguati, ma allo stesso tempo proteggere il nostro modello di business dal punto di vista finanziario, con riferimento all’intercettazione delle frodi online ed alla protezione del servizio Live Search”.

 

Conservare i dati per almeno un anno e mezzo è infatti essenziale per diverse ragioni tra cui la necessità di migliorare continuamente gli algoritmi di ricerca, di difendere i sistemi da accessi maliziosi, di combattere lo spam, di proteggere gli utenti da frodi e phishing, di combattere la pedopornografia e di osservare gli obblighi legali sul mantenimento dei dati.

 

“Per poter scoprire l’esistenza e mettere in piedi adeguate protezioni nei confronti di minacce alla sicurezza informatica quali la diffusione di software maligni, le frodi derivanti da click generati da sistemi automatici e ogni altro tipo di minaccia futura – ha continuato Dal Pino – è infatti necessario creare una piattaforma base relativa al traffico online sulla quale poter condurre delle analisi. Dato che i modelli di ricerca variano periodicamente, è necessario poter guardare allo stesso periodo dell’anno precedente, ed anche ad alcuni mesi prima, per poter costruire la piattaforma in questione”.

 

Dal momento che un periodo di conservazione dei dati breve è un bene per la privacy, ma periodi più lunghi sono richiesti per motivi di sicurezza, innovazione e conformità alla legge, conservare i dati per 18 mesi rappresenta “un giusto equilibrio tra esigenze di sicurezza e privacy degli utenti”, ha aggiunto Dal Pino, annunciando che la società aderirà alla Network Advertising Initiative (NAI) a partire dalla fine di quest’anno, quando inizierà a offrire servizi pubblicitari di terze parti. 

 

Microsoft ha inoltre elaborato dei “Privacy Principles” per Live Search e per la pubblicità online che riflettono un ulteriore passo avanti delle regole aziendali sulla privacy, dedicate in modo più specifico alla pubblicità online ed all’uso ed alla conservazione delle informazioni sulla ricerca web. 

Questi i capisaldi:

 

·        Comunicazioni all’utente. Microsoft continuerà ad essere trasparente nelle sue regole e pratiche in modo da permettere all’utente di effettuare delle scelte consapevoli.

·        Controllo dell’utente. Microsoft continuerà ad aggiungere nuove funzionalità e procedure di sicurezza relative alla privacy contemporaneamente allo sviluppo dei propri servizi online ed a offrire nuovi strumenti di controllo che permetteranno agli utenti di gestire i diversi tipi di comunicazioni che riceveranno da Microsoft.

·        Conservazione dei Dati di Ricerca e Anonimato. Microsoft porrà in essere nuove policy riguardanti i dati inseriti per effettuare ricerche, comunicherà in modo esplicito ai clienti la durata di conservazione di questi dati e informerà gli utenti sul “quando” e “come” sarà possibile rendere anonimi tali dati. In particolare, Microsoft renderà anonimi tutti i dati inseriti in Live Search per effettuare ricerche dopo 18 mesi dall’inserimento, tranne nel caso in cui dovesse ricevere specifica autorizzazione da parte dell’utente a conservarli per un periodo di tempo maggiore. 

·        Riduzione dell’Impatto per la Privacy e Protezione dei Dati. Microsoft continuerà a progettare i propri sistemi e processi secondo modalità che riducano al minimo l’impatto in termini di privacy sui dati raccolti, elaborati e utilizzati al fine di fornire i prodotti e i servizi richiesti.

·        Normative e Best Practice di Settore. Microsoft continuerà a conformarsi a tutte le normative sulla privacy e a seguire le best practice in uso nei mercati in cui opera. 

 

“Siamo convinti – ha concluso Dal Pino – che questi principi siano una chiara dimostrazione del continuo impegno di Microsoft nella protezione della privacy e delle informazioni dei nostri clienti e ci auguriamo che possano costituire un esempio per tutte le aziende del settore a portare avanti un dialogo costruttivo su questo importante tema. Solo attraverso un processo costruttivo e condiviso con tutte le parti interessate è possibile ottenere una corretta governance della privacy, che sia capace di adeguarsi alla veloce evoluzione tecnologica della società dell’informazione”.

 

La società, sulla scia dell’approccio adottato da Bill Gates – che consente ai figli un uso ‘razionato’ di internet – è anche molto attenta alla tutela dei minori che navigano in rete, ignari dei molti pericoli che si annidano nelle strade digitali.

Commentando le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni sull’importanza dell’uso del “parental control” per tutelare i ragazzi che navigano su internet, Marco Comastri, Vice President Microsoft MEA, si è detto favorevolmente colpito dalle parole del ministro “a sostegno dell’importanza fondamentale dell’utilizzo di filtri e software di parental control per limitare al minimo i rischi di accesso di minori a contenuti violenti o pornografici, o peggio ancora di incorrere in eventuali adescamenti online o contatti con chat o siti pedofili.”.

 

Microsoft offre ai suoi clienti sia funzioni di controllo integrate nel sistema operativo sia software gratuiti di parental control che offrono protezione e controllo per tutta la famiglia, bloccando ad esempio i siti web non adeguati o con contenuti diseducativi, e anche la console Xbox consente ai genitori di decidere quale gioco sia appropriato in accordo con il Codice di autoregolamentazione PEGI, il sistema di classificazione europeo in base all’età per computer e videogame.

 

La rete, ha aggiunto l’Ad, “oggi offre ai nostri figli la possibilità di accedere ad una quantità enorme di informazioni e contenuti, ma può nascondere anche pericoli e insidie dai quali noi come genitori abbiamo il dovere di proteggerli”.

 

Per realizzare il sogno di un mondo digitale migliore, a ottobre dello scorso anno, Microsoft ha lanciato l’iniziativa SicuramenteWeb, coinvolgendo nel suo impegno oltre alle Forze dell’Ordine e alle Istituzioni (in particolar modo la Polizia Postale e delle Comunicazioni), anche alcune importanti organizzazioni non governative – Telefono azzurro, Movimento Italiano Genitori, Unicef e Comitato Internet e Minori – oltre a grandi aziende come Gruppo Poste Italiane e Telecom Italia e a un media partner primario come Topolino, di Walt Disney.

 

“Uno dei risultati più importanti di questo nostro impegno – ha concluso Comastri – è stato in particolare la realizzazione del nuovo sistema CETS (Child Exploitation Tracking System – Sistema di tracciamento contro la pedopornografia) oggi in dotazione alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, e che consente di tracciare eventuali tentativi di pedopornografia in rete e di indagare con maggior efficacia gli individui e i siti Internet sospetti”.

 

In precedenza, nel febbraio 2006 Microsoft aveva offerto il proprio supporto tecnologico alla creazione del nuovo centro di ascolto di Telefono Azzurro a Palermo per la linea Hot 114.

 

Le pubblicazioni di Key4biz sono sospese per la pausa estiva a partire dal 27 luglio 2007 e riprenderanno lunedì 3 settembre.

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