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Digitale terrestre: De Chiara (DGTVi), ‘Bene risorse alla Rai, ma servono interventi anche per lo switch-off delle regioni pilota’

Italia


“Le risorse destinate alla Rai per completare la copertura digitale prevista dal contratto di servizio possono risolvere uno dei problemi della transizione digitale italiana”. E’ quanto dichiarato dal presidente di DGTVi (associazione per lo sviluppo e la promozione del digitale terrestre che riunisce Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, DFree, FRT ed Aeranti-Corallo), Piero De Chiara, riguardo alla conferenza stampa del Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e del Direttore Generale della Rai Claudio Cappon sulle iniziative previste per l’incremento della copertura digitale delle reti della Tv pubblica.

“Molte zone d’Italia – ha spiegato De Chiara – non sono servite in digitale dai canali del servizio pubblico e di conseguenza molti telespettatori, diversamente da quanto accade all’estero, continuano a vedere la Tv in analogico pur disponendo di un decoder”.

 

La speranza del presidente di DGTVi è che il medesimo impegno venga dedicato al finanziamento e al sostentamento di quelle iniziative necessarie a completare il percorso del passaggio in digitale delle due Regioni che hanno finora avviato positivamente tale processo.

De Chiara ha infatti sottolineato che “…per rispettare la scadenza dell’abbandono definitivo dell’analogico il prossimo fine febbraio in tutta la Sardegna e a fine settembre 2008 in Val d’Aosta, è indispensabile decidere nei prossimi giorni la data di trasferimento in solo digitale di Rai 2 e di Rete 4 sull’intero territorio delle due regioni, con i necessari contributi alle famiglie, alle imprese locali e ai consorzi che stanno portando avanti la sperimentazione. Si tratta di risorse molto inferiori di quelle destinate alla Rai, ma non meno importanti e meno urgenti.” 

 

Proprio ieri, il ministero delle Comunicazioni ha informato che darà alla Rai 33 milioni di euro per il 2007 per lo sviluppo del digitale terrestre sul territorio nazionale.

La Rai punta infatti alla nuova tecnologia come piattaforma strategica per l’evoluzione dell’offerta in chiaro e Rai Way, la società che gestisce le infrastrutture di rete, ha predisposto un piano da 145 milioni di euro per raggiungere la copertura dell’85% della popolazione, in linea con gli obblighi previsti contratto di servizio.

 

Il decreto ministeriale firmato ieri da Gentiloni attua gli interventi previsti dalla Finanziaria 2007 (120 milioni per il triennio 2007-2009) che ha assicurato al servizio pubblico un sostegno agli investimenti nel digitale, sia in termini di costruzione della rete che di confezione di un nuovo palinsesto e di una rinnovata offerta editoriale. In sostanza, i 33 milioni finanzieranno la prima fase del piano di Rai Way: da oggi a dicembre si interverrà su circa 100 impianti, estendendo le aree con copertura digitale e migliorando l’omogeneità di ricezione e la qualità del servizio.

 

Gli interventi di adeguamento infrastrutturale – che metteranno al lavoro 15 squadre di ingegneri e tecnici – riguarderanno circa 40 siti in 5-6 bacini regionali, nel Nord Est, nella zona adriatica e in parte del Sud. Il tutto sarà realizzato senza acquistare nuove frequenze, ma attraverso un miglior utilizzo delle ridondanze.

Ricordando che “…l’impegno strategico del governo per la diffusione del digitale è ribadito anche nel Dpef appena approvato“, Gentiloni ha sottolineato che “…é importante che la Rai si rimetta in moto nel percorso della transizione al digitale, dopo i ritardi accumulati negli ultimi anni. Se non c’é il traino del servizio pubblico, il passaggio rischia di rallentare: perciò la Rai deve riprendersi un posto in prima fila che le spetta di diritto e per dovere”.

 

Gli investimenti nelle infrastrutture di rete sono solo un aspetto di un impegno “…che deve puntare anche sull’offerta editoriale di nuovi contenuti – ha detto il Ministro – e sulla continuazione delle sperimentazioni avviate con successo nell’area di Cagliari e in Val d’Aosta“.

 

I risultati sono evidenti: a giugno 2007 il consumo di Tv digitale nel giorno medio ha raggiunto nel cagliaritano il 55%, in Valle D’Aosta oltre il 60%, a fronte di una media nazionale del 16% (un anno fa era del 12%). Nel complesso, le famiglie potenzialmente digitali (che dispongono cioè della tecnologia per la ricezione dei diversi tipi di Tv digitale) sono il 35%, contro il 26% di un anno fa.

 

In merito all’iter del Ddl Gentiloni, all’attenzione delle commissioni Cultura e Trasporti della Camera, il ministro ha dichiarato “…sono certo che la maggioranza affronterà con compattezza e decisione l’esame del disegno di legge di riassetto del sistema Tv: la modifica della legge Gasparri è uno degli impegni più chiari, indiscutibili e condivisi che l’Unione ha preso come maggioranza di governo e penso che verrà mantenuto”.

“…Le commissioni – ha ricordato Gentiloni – hanno iniziato l’esame dell’articolo 2 del provvedimento, quello che contiene la fatidica soglia antitrust del 45% alla raccolta pubblicitaria. Credo che l’esame stia procedendo in modo spedito: certo, c’é una forte componente di polemica politica fra i due schieramenti che non può essere compressa per ragioni di tempo”.

 

Cappon ha ribadito quanto la Rai creda nel passaggio al digitale, “…piattaforma strategica per l’evoluzione dell’offerta in chiaro”.

Per il Dg, oltre ai 145 milioni destinati a raggiungere la copertura dell’85% della popolazione, l’azienda – ha detto il Dg – è pronta a investire anche sul piano dei contenuti e dell’organizzazione. Sul primo fronte, sono già previsti nel budget, e saranno incrementati nei prossimi anni, 50 milioni per l’offerta sui canali digitali, a settembre entrerà a regime Gulp, il nuovo canale in DTT per bambini e ragazzi, partito in via sperimentale il primo giugno, mentre si lavora alla ristrutturazione del canale Sport, puntando sui diritti di cui l’azienda dispone. Al neo presidente di Rai Sat, Carlo Freccero, è stata data ampia possibilità di scelta per ridisegnare l’offerta in digitale. Sul piano organizzativo, il coordinamento di tutte le attività spetta al nuovo direttore della struttura digitale terrestre, Luca Balestrieri.

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