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Wind: dopo i rumors sulla joint-venture con 3 Italia, preannunciata le cessione delle torri radio

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Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, sarebbe prossima la cessione della rete di torri radio Wind. 
Un’operazione da circa 2 miliardi di euro annunciata dal tycoon egiziano Naguib Sawiris, che tramite Orascom domina le telecomunicazioni di gran parte del Mediterraneo, Medio Oriente e Africa fino al Pakistan. 

Confermando quanto già riportato nei giorni scorsi dall’agenzia Bloomberg, con questa operazione Wind potrà beneficiare di una maggiore efficienza nella gestione dei ripetitori, riducendo anche il sostanzioso debito che ammonta attualmente a quasi 7 miliardi di euro.

Il terzo operatore mobile italiano – che in merito alle torri starebbe valutando con 3 Italia la possibilità di una joint-venture comune (H3G), il cui capitale sarebbe aperto ad altri investitori – manterrebbe la proprietà delle antenne per il segnale sui cellulari. 
Pronte a conferire le torri sulle quali sono installate le antenne dei telefonini con un accordo da oltre 1 milardo di euro, pare quindi che le due società abbiano già aperto la strada per una nuova operazione, che si tradurrebbe in un ulteriore gettito di capitali nella casse di Wind.
Obiettivo, ridurre l’indebitamento finanziario, garantire maggior copertura del territorio, agevolare la negoziazione, nel caso di closing dell’operazione, di un accordo di roaming tra le due società.

Per quanto concerne poi la vendita delle reti di torri, secondo il quotidiano americano sarebbero già due i possibili acquirenti: da una parte il fondo di private equity americano TPG e dall’altra la spagnola Abertis assieme ad Atlantia (Autostrade). Il WSJ ipotizza anche la possibile offerta di un terzo investitore finanziario.
TPG starebbe già discutendo con l’italiana DMT, che a sua volta controlla già circa un migliaio di torri radio.

Di certo, come evidenzia il Wall Street Journal la cessione delle torri è una strategie comune per gli operatori tlc che hanno bisogno di tagliare costi e ridurre l’indebitamento. Una tendenza che, in un contesto di crescente competizione, conferma il riassetto delle priorità e dei core business, da cui resta esclusa la proprietà delle torri radio.

Di fatto, Wind e 3 non sono gli unici operatori europei che stanno vagliando la cessione delle proprie torri radio: secondo il WSJ anche Deutsche Telekom sarebbe sul punto di vendere, così come potrebbe fare con la sua divisione T-Systems Media & Broadcast,  che trasmette segnali per la Tv e radio. Un operazione che porterebbe nelle casse della compagnia qualcosa come un miliardo di euro e che potrebbe essere replicata anche con le torri radio controllate negli Usa.

E se gli operatori tlc non si mostrano interessati a mantenere il possesso delle reti di ripetitori, il discorso cambia per le società di infrastrutture e per i gruppi di private equity. Con la proprietà di tali sistemi di rete tlc, tv e radio, questi nuovi ‘player’ possono infatti finanziarne le acquisizioni (con debito coperto) dai contratti pluriennali siglati con gli stessi operatori.

Dopo l’eventuale vendita, Wind dovrà affittare capacità dal nuovo proprietario, ottenendo dei benefici economici derivanti dalla deducibilità dalle tasse delle spese di locazione. Non ora non sono state fornite ulteriori informazioni, né tantomeno è stato specificato quali siano i dati previsti sul numero di addetti che verrebbero coinvolti nel trasferimento di proprietà delle torri.

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