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Rai: nuovi contenuti, piani editoriali e piattaforme trasmissive per una Tv di qualità

Italia


Sinergie concrete fra Editoria, Cinema e Tv. E’ l’obiettivo strategico auspicato dal presidente della Rai, Claudio Petruccioli, intervenuto al convegno di apertura della rassegna sul rapporto tra libri, cinema e tv ‘Le parole dello schermo‘ – patrocinata dall’assessore alla Cultura del Comune di Bologna Angelo Guglielmi – che ha ipotizzato per i tre settori un ‘inevitabile patto’.

“Un patto sarà tanto più utile quanto più ciascuno si porrà il problema di produrre per il proprio ambito e di fornire suggerimenti utili anche agli altri – ha sottolineato Petruccioli. Per la televisione la sfida è selezionare contributi anche da altri ambiti, sulla base della qualità. Questo perché l’offerta del servizio pubblico televisivo, scaturiscono da un contesto molto più ampio e dallo scambio che si riesce a realizzare da segmenti diversi della produzione culturale, intellettuale, di divertimento, proposti da molti operatori che di televisione non si occupano”.

Prospettive che sembrano volersi indirizzare verso il comune obiettivo di offrire agli utenti un servizio pubblico di qualità e che, quindi, non possono non tener conto del riscontro oggettivo sui contenuti
Lo ha annunciato in anteprima TV Sorrisi e Canzoni nel numero in edicola martedì 10 luglio. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, a fare la differenza rispetto ad oggi in merito agli sforzi compiuti in questa direzione sarà un nuovo sistema di rilevazione che non guarderà a indici e  numeri ma al gradimento effettivo. Una sorta di nuovo Auditel che cercherà di misurare quanto un programma televisivo sia stato in grado di sollecitare la sensibilità sociale e civile dei telespettatori. Secondo TV, Sorrisi e Canzoni, a far parte del comitato scientifico saranno: Mario Abis, Giorgio Marbach e Piero Zucchelli nominati dalla rai. E poi Giuseppe Sangiorgi su indicazione del Ministero delle Comunicazioni, Remigio Del Grosso nominato dal Consiglio Nazionale degli Utenti e l’attore Gabriele Lavia su indicazione dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni. 
 
Si torna a parlare di qualità dei contenuti, a pochi giorni dalla conclusione della kermesse romana del FictionFest, che ha segnato un riscontro positivo per le produzioni di casa Rai. Ma si torna a parlare anche di qualità dell’informazione: “questa settimana, o più probabilmente la prossima, presenteremo al consiglio dei ministri il disegno di legge sull’editoria”, ha dichiarato Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza del governo con delega all’Editoria, a margine della presentazione del protocollo d’intesa tra Ministero degli Esteri e Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti sull’informazione italiana all’estero, precisando che il ddl rappresenta la riconferma dell’importante capitolo del ‘sostegno alla presenza degli italiani nel mondo’. “Nel disegno di legge c’é la riconferma dell’impianto delle condizioni degli interventi per il sostegno alla stampa italiana nel mondo”, ha infatti specificato il sottosegretario, “sia della stampa che viene preparata in Italia e poi spedita all’estero sia di quella realizzata all’estero”

Levi ha poi ricordato come nei prossimi giorni si passerà anche alla firma ufficiale della convenzione tra la Presidenza del Consiglio e la Rai per promuovere il lancio della nuova Rai international a sancire l’impegno per una diffusione del segnale all’altezza delle aspettative della comunità internazionale nel mondo, da cui in più occasioni si sono levati segnali di insoddisfazione.
L’elemento di novità sarà dato da un insieme di fattori: “Avremo una Rai che a regime si strutturerà su almeno due canali trasmessi 24 ore al giorno – ha specificato Levi – “uno d’informazione generale e un altro dedicato unicamente alle notizie, più la possibilità di avere ulteriori offerte televisive, tra i quali è allo studio un canale sportivo”.

Tutto questo mentre in casa Rai si aspetta l’arrivo del digitale. Hanno destato interesse le dichiarazioni rilasciate dal di amministrazione Carlo Rognoni, Commentando la vicenda Petroni. Secondo il consigliere, per non diventare minoritaria o assente dalle nuove piattaforme tv  la Rai deve affrontare la sfida dell’alta definizione e delle nuove tecnologie. 

Rognoni ha poi aggiunto, prendendo a esempio l’investimento Mediaset in Endemol ed il suo controllo diretto di Medusa, che “la concorrenza in televisione non si fa sulle torri e sui ripetitori, si fa sui programmi…Il servizio pubblico che i cittadini vogliono dalla Rai deve offrire la qualità e la varietà dei contenuti”. 
Ecco perchè, in ultima analisi, secondo il consigliere i temi chiave intorno a cui discutere del futuro dell’azienda sono proprio contenuti, piani editoriali e piattaforme trasmissive, elementi di base “per un  piano industriale e una strategia finanziaria per la transizione al digitale che, insieme al contenimento dei costi, portino alla valorizzazione degli asset”.

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