HDTV: un sogno che diventa realtà per l’Asia. In 9,9 milioni di case arriva la nuova tecnologia

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Grazie a standard qualitativi audio e video assolutamente competitivi rispetto a quelli tradizionali, la Tv ad alta definizione (High Definition Tv – HDTV) sta lentamente conquistando ampie quote di mercato nella regione Asia/Pacifico, con oltre 9,9 milioni di abitazioni coperte nei cinque principali marketplace nazionali – Australia, Cina, Corea del Sud, Giappone e Singapore – a fine 2006.

Commercializzati essenzialmente in versione premium, i contenuti HDTV stanno confermando il loro potenziale di traino per i ricavi mensili incassati dagli operatori dei segmenti cavo e satellite, senza contare che l’alta definizione è oggi, per i broadcaster tv terrestri, il più efficace strumento di contrasto per competere con i servizi di Pay TV.

Lo Studio In-Stat “HDTV Content Development in Asia – The Achievable Dream“, recentemente pubblicato, analizza il mercato HDTV nella regione Asia/Pacifico e le sue dinamiche evolutive sotto il profilo tecnologico e commerciale, con un focus particolare sui singoli scenari locali, in termini di produzione e dispositivi HDTV, prezzi medi di vendita, unità in distribuzione, abbonati, ricavi medi e numero di ore trasmesse.

Gli analisti avanzano previsioni fino al 2012, data in cui le abitazioni raggiunte dai nuovi servizi saranno oltre 42 milioni e i ricavi totali dovrebbero arrivare a quota 8,06 mld di dollari (rispetto ai 3,2 del 2006), con un indice medio di crescita pari al 16,7%.

Ad oggi, è il Giappone a detenere la leadership del mercato HDTV, con 8,5 milioni di abitazioni coperte.

Le politiche governative nazionali stanno giocando un ruolo chiave nello sviluppo e consolidamento del settore, grazie a iniziative volte a promuovere la migrazione dall’analogico al digitale free-to-air che, indirettamente, contribuiscono ad accelerare lo sviluppo del business dei contenuti televisivi in alta definizione in molti paesi asiatici, compresa la Cina.

La disponibilità dei contenuti HDTV rimane tuttavia ancora limitata e frammentaria, per quanto conservi un significativo potenziale di crescita entro i prossimi tre anni.

Alice Zhang, analista In-Stat, ha sottolineato che “Sono solo cinque i Paesi di questa regione che offrono il servizio in via non sperimentale”. Aggiungendo che “accanto al Giappone e all’Australia, che trasmettono essenzialmente contenuti prodotti nel proprio Paese, c’è tutto un proliferare di contenuti in alta definizione provenienti dall’estero e trasmessi in Cina, Corea del Sud e Singapore”.

In questa ottica, per meglio comprendere quali sono i possibili scenari evolutivi per il mercato HDTV a breve e medio termine, il Rapporto si concentra sull’analisi dei processi di produzione dei contenuti, sugli sviluppi della tecnologia impiegata e sulla maturazione dei diversi marketplace nazionali nella regione.

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