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Cinema: proposta normativa per introdurre incentivi sui documentari di cortometraggio

Italia


“Abbiamo fatto una proposta normativa, che è al vaglio del Ministro Francesco Rutelli e del Sottosegretario Elena Montecchi, allo scopo di creare una piccola leva di incentivo per gli esercenti di sale d’essai che programmino i documentari di cortometraggio all’inizio o alla fine della proiezione di un film”.

 

E’ quanto dichiarato nei giorni scorsi a RaiUtile da Gaetano Blandini, direttore generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac), che ha aggiunto: “L’obiettivo è modificare entro la fine dell’anno il decreto legislativo 28/2004 sul cinema per introdurre un incentivo sui documentari di cortometraggio”.

 

Blandini su RaiUtile è anche tornato sui finanziamenti pubblici al cinema: “Senza il contributo dello Stato, per quanto piccolo e modesto, non ci sarebbero stati i fratelli Taviani o la Archibugi. Certo , ci vogliono regole nuove. Sono 40 anni che il cinema aspetta norme di sistema che sono, però, competenza di governo e parlamento”.

 

Ospite della trasmissione di RaiUtile anche il presidente dei produttori Anica, Riccardo Tozzi, che sui contenuti del libro sui finanziamenti pubblici al cinema italiano, di cui è autore anche l’europarlamentare Renato Brunetta, ha commentato: “Andava bene qualche anno fa, oggi contraddice i dati della realtà. Il nostro cinema è il meno sovvenzionato del mondo. Quello che dice Brunetta è superato da 3 o 4 anni di storia”.

In conclusione ha detto Tozzi che “La quota italiana al box office, infatti, è salita al 25 per cento negli ultimi due anni, siamo ora al 40 per cento e finiremo l’anno tra il 30 e il 35 per cento“.

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