Roaming, gli operatori al contrattacco: per Vodafone e Wind, tariffe convenienti anche senza intervento Ue

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Roaming

Dopo il via libera dell’Europarlamento al nuovo regolamento volto a ridurre le tariffe di roaming, gli operatori mobili italiani difendono le loro strategie, attuate negli ultimi mesi nel tentativo di evitare la forbice Ue, e annunciano nuove convenienti offerte in vista di quella che sarà la prima estate senza l’incubo della bolletta telefonica, che a volte supera anche il costo dello stesso viaggio all’estero.

 

In base al piano varato dall’Europarlamento – reso necessario dal fatto che nonostante i diversi appelli l’utilizzo del telefonino all’estero continuava a costare, in media, 4 volte di più rispetto alla telefonia mobile nazionale – a partire dall’estate 2007 le tariffe del roaming internazionale sia tra gli operatori che verso gli utenti cominceranno a scendere gradualmente partendo da un massimale di 49 centesimi al minuto per le chiamate effettuate all’estero, di 24 centesimi per le chiamate ricevute e di 30 centesimi per le tariffe tra operatori.

Queste tariffe caleranno di ulteriormente nel corso dei prossimi anni, per arrivare – nell’estate del 2009 – rispettivamente a 43 centesimi, 19 centesimi e 26 centesimi.

 

Un traguardo molto importante per il Commissario Viviane Reding, che in soli 10 mesi è riuscita – non senza ostacoli – a tessere le trame di un accordo politico più volte vicino allo sgretolamento.

 

Per quanto riguarda la risposta dei gestori italiani, Wind ha voluto sottolineare la “convenienza” delle sue attuali tariffe: il gestore italo-egiziano, per le chiamate verso l’Italia e gli altri Paesi europei, applica un costo di 80 centesimi di euro al minuto. Oltre a questa tariffa, l’operatore offre anche un’alternativa per  parlare, dopo il primo minuto, a un costo di 10 centesimi al minuto e si appresta a lanciare l’opzione Noi Wind Roaming che permetterà ai clienti che hanno sottoscritto l’opzione Noi Wind di usare – previo pagamento di 7 euro per un anno – 40 minuti gratuiti al mese per chiamare dall’Europa occidentale i telefonini Wind in qualsiasi posto del mondo si trovino.

 

Il gruppo britannico Vodafone ricorda invece che i suoi clienti hanno già visto scendere i “costi medi del traffico voce effettuato in roaming in Europa di oltre il 40% rispetto all’estate 2005”, come conseguenza delle varie iniziative introdotte negli ultimi anni.

Il servizio Vodafone Passport, lanciato a maggio 2005, fa sapere ancora Vodafone, “ha superato i 12 milioni di clienti iscritti nei diversi Paesi”.

 

Telecom Italia aveva lanciato a dicembre scorso la nuova offerta “TIM Zero Confini“, in base alla quale il prezzo dei primi tre minuti di conversazione è pari a 1 euro per tutte le telefonate effettuate e ricevute – videochiamate comprese –  in trenta paesi europei, sulle reti di oltre 90 gestori di telefonia mobile.

Il prezzo al minuto di “Zero Confini” (comprensivo del costo di attivazione) è, secondo l’operatore, inferiore del 35% rispetto al prezzo medio delle telefonate in roaming offerto dagli operatori mobili europei nel corso del 2005.

 

Le iniziative ‘volontarie’ di riduzione delle tariffe intraprese dalla maggior parte degli operatori europei non hanno comunque mai convinto le istituzioni europee, alla luce del fatto il costo di una chiamata di quattro minuti può raggiungere anche i 12 euro e che, secondo un sondaggio Eurobarometro, il 15% degli utenti mobili sceglie di non portare con sé il proprio telefono in vacanza o di tenerlo spento, mentre il 21% invia all’estero esclusivamente messaggi di testo (SMS) a causa dei costi esorbitanti.

 

Il nuovo regolamento è stato approvato con un’ampia maggioranza ed entrerà in vigore prima dell’esodo estivo.

La parola passa ora al Consiglio dei ministri europei delle telecomunicazioni che dovrebbe approvare il regolamento dell’UE sul roaming il prossimo 7 giugno.

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