Il mercato media e la rivoluzione dei contenuti mobili: musica e Tv guideranno la trasformazione

di Raffaella Natale |

Europa


Mobile TV

Il nuovo mercato dei media? Per molti sarà dominato dai contenuti on demand, ma soprattutto dalla Tv mobile, che potrebbe rappresentare il riscatto degli operatori tlc e una nuova opportunità per fornitori di format e broadcaster.

Su questa linea l’ultimo Rapporto di Screen Digest, che analizza l’evoluzione dei tre principali segmenti che caratterizzano l’entertainment mobile: gaming, musica e Tv. Dai dati raccolti emerge un forte interesse degli utenti per le nuove possibilità offerte dalla Tv in mobilità, che suscita l’attenzione ma anche l’entusiasmo di un numero sempre crescente di abbonati.

 

Un settore, che secondo Screen Digest, dovrebbe generare per il 2011 un fatturato da 4,7 miliardi di euro e catalizzare almeno 140 milioni di clienti.

 

Per gli analisti, la piccolezza dello schermo del cellulare non rappresenta un problema per gli utenti che vogliono guardare la Tv mobile, che sono d’altronde già 6 milioni in Giappone e Corea del Sud. Anche l’Italia, dove questi servizi sono stati lanciati recentemente, ha attirato l’attenzione di almeno 500.000 appassionati.

 

Il Report evidenzia un aspetto ancora più importante: gli operatori tlc sono pronti a investire grosse cifre in questo nuovo business, che già ai suoi albori promette di far da traino al mercato mobile, seguito dalle offerte di gaming e musica.

L’mGaming, che attualmente conta su un fatturato di 1,6 miliardi di euro, non dovrebbe in effetti superare i 2 miliardi nel 2011, mentre l’attenzione resta concentrata su musica e televisione.

 

Congiuntura più favorevole per la mobile music che dovrebbe raggiungere nei prossimi quattro anni 1,47 miliardi di euro, vale a dire otto volte di più rispetto al 2006. Per Screen Digest, questo entusiasmo si spiega con l’aumento delle offerte per questi nuovi servizi che, oltre al downloading di musica, prevedono adesso altri contenuti come concerti, clip o informazioni sugli artisti. Anche se ancora la grande maggioranza scarica i file dal computer.

 

David McQueen, analista per il mercato mobile di Screen Digest, ha sottolineato che “…Le questioni legate agli aspetti regolamentari e le pressioni della concorrenza hanno spinto al ribasso le entrate legate ai servizi voce e di messaggistica”.

Gli operatori, secondo il parere di McQueen, dovrebbero adesso “…interessarsi a nuove offerte di contenuti, per ritrovare la crescita di cui hanno beneficiato nei dieci anni passati”.

Secondo Screen Digest, per tornare sulla cresta dell’onda le cellcos dovrebbero investire maggiormente sulla Tv mobile, oltre che sui servizi gaming e musica.

 

Una nota a parte merita sicuramente la considerazione di un altro aspetto: per far decollare la Tv mobile è necessario che si trovi l’accordo sullo standard da utilizzare.

Attualmente il DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld) è quello più utilizzato in Europa. Ma si sta facendo strada, in Francia, un formato ibrido in banda satellitare che permette la completa copertura del territorio.

Con il nuovo standard, denominato DVB-SH e approvato lo scorso 14 febbraio dal forum Digital Video Broadcasting (DVB), i segnali della Tv mobile possono infatti essere trasmessi ai terminali, sia da satellite che dai trasmettitori terrestri. I dispositivi DVB-SH sono progettati per essere compatibili con il DVB-H così che entrambi gli standard possano essere ricevuti sullo stesso terminale.  

 

A questa tecnologia sta lavorando un consorzio capeggiato dalla divisione francese di Alcatel-Lucent che giusto alcuni giorni fa ha ricevuto l’OK della Commissione europea al Programma “Télévision Mobile Sans Limite” (TVMSL), che risulta in linea con le disposizione normative previste dal Trattato CE sugli aiuti di Stato. Parliamo di una linea di finanziamento da 37,6 milioni di euro, accordata dal Governo francese, che servirà per la costruzione di questa architettura di rete ibrida, terrestre e satellitare, per la trasmissione di canali video in mobilità in qualità digitale.

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