Usa: le aziende hi-tech alla svolta ecologista. Parte anche Yahoo! col programma ‘Green’

di Alessandra Talarico |

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Dopo la svolta ecologista del presidente degli Stati Uniti George W. Bush, che ha deciso finalmente di limitare la produzione di gas a effetto serra prodotti dai veicoli a motore, anche molte aziende Usa hanno iniziato a praticare la via ‘verde’.

 

Ultima in ordine di tempo, dopo big del calibro di IBM e Apple, è stata Yahoo! che ha deciso di sfruttare la propria popolarità per incoraggiare gli internauti a mobilizzarsi contro il surriscaldamento del pianeta e ha lanciato un nuovo programma ‘educativo’ chiamato Yahoo! Green, in concomitanza col concorso “Be a Better Planet“.

 

Partendo dall’assunto che ognuno di noi nel suo piccolo può dare il suo contributo per proteggere l’ambiente cambiando le proprie abitudini, Yahoo intende promuovere dei piccoli gesti quotidiani in grado – se praticati da tutti – di diminuire il nostro impatto sulla natura, attraverso un concorso che decreterà qual è la città americana che rispetta di più l’ambiente.

 

La città che risulterà vincitrice si aggiudicherà una dotazione di taxi ecologici oppure l’equivalente in denaro da dedicare a progetti di natura ambientalista.

Per avviare il programma sotto i migliori auspici, la società di Sunnyvale ha già donato una flotta di taxi ecologici alla città di New York, dopo che il sindaco Michael Bloomberg ha deciso di trasformare la Grande Mela nella città più verde degli Stati Uniti prefissando un piano per tagliare del 30% i gas serra di qui al 2030.

Proprio in questi giorni, tra l’altro, si sta tenendo a New York il “Vertice mondiale delle grandi città – C40”, voluto da Bloomberg per discutere delle possibili soluzioni per porre un freno al cambiamento climatico.

Al vertice partecipano 50 metropoli tra le più inquinate e inquinanti – da Roma a Londra, Tokyo, Mosca, Istanbul, Parigi e Bankgok – che occupano non più dell’1% del pianeta ma sono responsabili dell’80% delle emissioni di gas serra totali.

 

“Gli americani come tutti sono preoccupati per le terribili previsioni riguardo i cambiamenti globali del clima – ha dichiarato David Filo di Yahoo – vogliamo sollecitare i consumatori a fare qualcosa, ma anche aiutarli a costruire abitudini durature che possono davvero fare la differenza. Crediamo che piccole azioni individuali possano davvero fare molto”.

 

Il programma coincide con l’introduzione del nuovo sito Yahoo! Green, che intende diventare una risorsa per i molti consumatori sensibili alle tematiche ambientali, con diverse informazioni e consigli per passare dalle parole ai fatti.

Il sito include una serie di azioni per ridurre il livello personale di emissioni di carbonio e verificare l’impatto collettivo della partecipazione al programma.

 

Dopo diversi anni di passività, dunque, anche l’America e le sue aziende si sono decise a scendere in campo per difendere l’ambiente: prima di Yahoo hanno iniziato IBM con l’iniziativa Big Green a cui la società ha destinato fondi per 1 miliardo di euro e ha dedicato un ‘green team’ di 850 persone.

 

Anche la Apple di Steve Jobs, ferocemente criticata dalle associazioni ambientaliste per l’alta concentrazione di componenti chimici tossici nei suoi prodotti, ha deciso di dare una pennellata di verde al suo look avviando un programma per eliminare tali sostanze dai nuovi prodotti e per riciclare più aggressivamente quelli vecchi.

“In pochi mesi – ha dichiarato Jobs – penso che avremo i migliori programmi di riciclaggio di iPod negli Usa e pensiamo di volerli esportare nel mondo. Entro il 2010 Apple potrebbe riciclare molto più sia di Dell sia di HP”.

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