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Web: per la prossima estate ICANN annuncia il lancio di nuovi domini gTLD

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L’ICANN sta esplorando la possibilità di creare nuovi domini internet di primo livello – come .com o . info – che potrebbero arrivare la prossima estate.

L’ente che si occupa di gestire il sistema dei nomi a dominio generici e dei country code Top Level Domain (ccTLD), ha lanciato un invito a inviare commenti sulle procedure per creare nuovi gTLD, dopo l’ultima tornata di aggiunte del 2005.

 

Si tratta di “una questione di scelta”, ha spiegato il presidente ICANN Paul Twomey, secondo cui l’obiettivo dell’ente è quello di arrivare a rappresentare nel sistema di denominazione del dominio che aiuta gli utenti a navigare su Internet (DNS) “la molteplicità delle persone, dei Paesi e delle imprese del mondo”.

Ed è per questo, ha aggiunto “che è così importante coinvolgere la gente nel processo di realizzazione dei nuovi gTLD”, che indicherà in che modo i nuovi nomi dovranno essere proposti e approvati e dovrebbe accelerare l’iter di introduzione dei domini, i quali arriveranno – se tutto andrà come stabilito – tra giugno e agosto 2008.

 

I primi sette nomi di dominio originari – .com, .edu, .gov, .int, .mil, .net e.org – vennero creati nel 1980. Solo nel 2000, poi, l’ICANN rimise mano alla lista per aggiungere sette nuovi gTLD: .aero, .biz, .coop, .info, .museum, .name e .pro.

Nel 2005, è stata la volta di un’altra tornata di gTLD e sono così nati, tra gli altri, .mobi, .cat, .asia.

 

L’ICANN venne creato nel 1998 dalll’amministrazione Clinton con l’intento di affidare al settore privato la gestione della ‘Internet governance’. Il Dipartimento del Commercio (DoC) del governo degli USA avrebbe dovuto esercitare una funzione di supervisione sulla base di un Memorandum of Understanding per un periodo di due anni, sino al raggiungimento di prefissati obbiettivi. Uno di questi, era quello di aprire il DNS al mercato.

Solo lo scorso anno, e dopo molte polemiche circa l’ingerenza del governo Usa sulla gestione della rete, il DoC ha annunciato di voler favorire la maggiore apertura della governance di internet sostituendo il Memorandum of Understanding  che lo legava all’Icann con un accordo più leggero – battezzato “Joint Project Agreement” (JPA) – che dovrebbe scadere definitivamente nel 2009 e, secondo le intenzioni manifestate dall’amministrazione Usa, non dovrebbe più essere prolungato.

 

Dal 1998, ha spiegato però Twomey, l’ente ha lavorato “per espandere il numero di TLD disponibili al pubblico per la registrazione di nomi a dominio e abbiamo fatto molti progressi. Quando questo nuovo processo di approvazione verrà completato, gli utenti internet avranno ancora più scelta”.

 

Attualmente ci sono circa 120 milioni di nomi a dominio registrati nel mondo. Di questi, 80 milioni sono gTLD (ci sono poi i ccTLD, come per esempio .it per l’Italia, .de per la Germania ecc). il dominio generico più utilizzato è il .com con 62 milioni di indirizzi unici registrati.

Al settimo posto per diffusione a livello mondiale c’è il dominio .eu, che – con 2,5 milioni di nomi a dominio a un anno dal lancio – ha fatto registrare la crescita più veloce, con un aumento del 17% del numero di registrazioni nel corso degli ultimi cinque mesi.

 

Il mese scorso, infine, l’ICANN ha respinto definitivamente la proposta di inserire tra i gTLD il dominio .xxx per identificare i siti pornografici,  dopo un iter molto controverso che ha visto la proposta respinta più volte fino alla bocciatura finale “risultato – ha spiegato il chairman ICANN Vinton Cerf – di un’attenta valutazione e considerazione di tutti gli argomenti. Considerazioni che hanno portato la maggioranza del Board a credere che la proposta dovesse essere respinta”.

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