Sanità: 42 ospedali italiani nel mondo utilizzano il teleconsulto per migliorare le cure alla popolazione locale

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33 Centri di eccellenza sanitaria dalla Penisola già collegati on-line con i nosocomi italiani all’estero, dalle piccole missioni in Africa ai “big” di Argentina, India e Uganda.

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Ben 42 ospedali italiani dislocati in 24 Paesi del mondo sono collegati on-line, via internet terrestre e satellitare, con 33 centri di eccellenza medica in Italia per effettuare teleconsulti. Si va dai piccoli nosocomi delle missioni in Africa, con pochi posti letto, a quelli medi del Medio Oriente con 50 posti, a quelli grandi con assistenza italiana, come quelli di Buenos Aires e New Dheli, ma anche in Uganda con oltre 500 letti, appartenenti alla “Alleanza degli ospedali italiani nel mondo”. Le caratteristiche operative ed organizzative di questa realtà tecnologico-scientifico-umanitaria, attiva da oltre tre anni in prevalenza in America Latina ed Africa, sono state illustrate da Paola Monari, del Cnipa, responsabile ICT dell’Alleanza, al convegno “Satellite e tlc avanzate per l’aiuto umanitario in sanità”, a Roma.

 

“Il progetto risponde alla necessità di consulenza specialistica da parte dei medici all’estero a beneficio delle popolazioni locali ed è nato su impulso dei ministeri della Salute, degli Affari Esteri, della Ricerca e delle Riforme e Innovazione nella P.A. dopo che nel 2002 per la prima volta fu effettuato il censimento degli oltre 100 ospedali italiani nel mondo”, ha detto Paola Monari, sottolineando che “l’obiettivo dei servizi in telemedicina dell’Alleanza è innalzare il profilo professionale nei centri sanitari italiani all’estero grazie alla possibilità di collaborazione telematica con i reparti dei migliori nosocomi e centri di eccellenza in Italia, soprattutto mediante servizi di teleconsulto e di formazione a distanza, come se si trovassero nella medesima struttura sanitaria, anziché a migliaia di chilometri di distanza, lavorando congiuntamente a casi clinici complessi con la finalità di incidere in modo significativo sulla qualità delle prestazioni erogate alle popolazioni locali”.

 

Dal 2004 l’associazione ha gradualmente reso disponibili nei nosocomi italiani all’estero una postazione telematica completa ed un accesso ad internet a banda larga, terrestre o satellitare, quest’ultima in particolare nell’Africa Sub-sahariana.

Il servizio di teleconsulto medico è a regime dal 2005 e oggi conta 400 teleconsulti specialistici con oltre 470 cartelle di diagnostica per immagini e refertazione allegate, svolti da 163 specialisti in Italia e da 95 medici degli ospedali all’estero; l’intera banca dati è disponibile in linea dal servizio di eLearning.

 

“L’infrastruttura telematica attualmente risponde ad un fabbisogno complessivo di 8.539 codici di patologia della classificazione internazionale ICD9-CM dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”, ha spiegato ancora la Monari, rilevando che “il catalogo è stato concordato con le direzioni sanitarie degli ospedali in Italia e gli oltre 270 specialisti coinvolti nel servizio sono impegnati a rispondere nell’arco di 72 ore”.

 

Il centro di gestione presso il Segretariato dell’organizzazione fornisce assistenza all’utenza sugli strumenti ICT e gestisce l’evasione delle richieste di teleconsulto da parte del centro di competenza, garantendo il 100% di consultazioni andate a buon fine.

 

Peculiarità dei servizi in telemedicina dell’Alleanza è la vastità senza precedenti della partecipazione dei centri di eccellenza, che ha portato all’avvio dei lavori per un utilizzo anche bi-direzionale del servizio di teleconsulto (ossia dall’Italia si attingono informazioni e consulti all’estero) su particolari patologie di interesse per le tematiche legate, per esempio, all’immigrazione, oltre che per lo scambio di conoscenze tra colleghi anche sul territorio nazionale.

 

La connessione telematica consente, dal 2006, di poter effettuare anche la formazione a distanza (eLearning) ed è rivolta a tutte le professionalità sanitarie degli ospedali italiani all’estero su tutte le discipline previste dal programma ECM.

Il servizio ha oltre 170 professionisti iscritti ed è fruibile mediante una piattaforma tecnologica che, attualmente, mette a disposizione circa 200 materiali formativi. I contenuti scientifici e i corsi multimediali provengono da 13 centri di eccellenza in Italia aderenti all’Alleanza e da altri enti del Servizio Sanitario Nazionale, su ciascun area di competenza medica.

 

Accanto a queste attività, il Centro di gestione del Segretariato amministra con un apposito sito web anche la banca dati generale del servizio di inventario delle attrezzature sanitarie in donazione, come disposto dalla legge 266/2005, garantendo supporto sia alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale per la registrazione delle donazioni, sia ai Comitati di area dell’Alleanza posti nelle Americhe, in Africa, nel Medio Oriente e nel resto del mondo, aderendo alla notevole richiesta degli ospedali nei Paesi in via di sviluppo che si trovano a fronteggiare le complessità clinico-diagnostiche e tecnico-organizzative in condizioni di ristrettezze economiche e strumentazione adeguata.

 

L’Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo gode di un finanziamento stabile previsto dalla Legge Finanziaria, che è stato di 219 mila euro per il 2006, di 500 mila per quest’anno e altrettanti per il prossimo, per la gestione e l’avanzamento dei servizi di teleconsulto e di eLearning; per il servizio di inventario non è ancora stato previsto un contributo specifico.

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