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Cellulari: vendite ancora in crescita ma si comincia a rallentare

Italia


Rallentano le vendite di telefonini a livello mondiale. Nel primo trimestre 2007 sono stai venduti globalmente 256,4 milioni di cellulari, con una crescita anno su anno del 10%, dopo che, nel primo trimestre 2006 la crescita era stata superiore al 20% e su questi livelli era continuata per tutto l’anno.

 

La finlandese Nokia continua comunque ad accrescere la sua quota di mercato, giunta al 35,5%, con 91,1 milioni di telefonini venduti e un notevole miglioramento in regioni chiave quali l’Asia pacifico, la Cina il Medio oriente e i mercati emergenti come l’Africa.

Nonostante questo, il gruppo è anche riuscito a mantenere il prezzo medio di vendita dei cellulari a 89 euro e a ottenere vendite record nel settore degli smartphone – 11, 8 milioni di unità vendute – grazie al successo di modelli quali N73, N70 e E65.

 

Il concorrente principale e numero due del mercato, la statunitense Motorola, ha invece registrato un calo dell’1,5% dei volumi di vendita, a 45,4 milioni di unità, rispetto ai 46,1 milioni dello scorso anno. La sua quota di mercato è scesa al 17,7% contro il 19,8% dello stesso periodo 2006.

 

Crescono invece del 20% le vendite della sud coreana Samsung, che nel corso del primo trimestre ha venduto 34,8 milioni di cellulari e ha visto crescere la sua quota di mercato dal 12,4% al 13,6%.

 

Il grande vincitore del trimestre è comunque il gruppo nippo-svedese Sony Ericsson che ha registrato un aumento delle vendite del 63% pari a 21,8 milioni di unità, portando la sua quota di mercato all’8,5% contro il 5,7% di un anno fa.

La joint venture, ha puntato molto sui modelli entry-level e ha registrato un grande successo sui mercati europei e dell’Asia pacifico. I prezzi medi di vendita sono scesi, ma – assicura il gruppo – i margini sono cresciuti rispetto allo scorso anno, grazie alla “concentrazione del management sul contenimento dei costi e il mantenimento dei margini”, che ha permesso al gruppo di attrarre nuovi utenti sui maggiori mercati mondiali.

 

Infine, la sud coreana LG, che punta sui modelli di fascia più alta, ha leggermente rallentato, con una quota di mercato del 6,2% e 15,8 milioni di unità vendute.

 

“La crescita delle vendite a livello mondiale è stata guidata in parte dai nuovi utenti provenienti dai mercati emergenti, e dalla sostituzione sui mercati maturi”, spiegano gli analisti IDC, sottolineando come il focus sui Paesi emergenti e sui modelli entry-level abbia avuto l’effetto di abbassare i prezzi medi di vendita dei telefonini.

Per questo, i vendor stanno “razionalizzando le piattaforme, migliorando la logistica delle forniture e riposizionando la produzione nei paesi a basso costo”.

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