Il futuro della televisione? Va in onda sulla web tv on demand. Babelgum star del MIPTV

di Raffaella Natale |

Europa


Silvio Scaglia

“…Una rivoluzione tecnologica, un concept visionario“. Ecco cos’è Babelgum per Spike Lee. Parliamo della nuova global internet Tv di cui il regista newyorchese è testimonial d’eccezione per la presentazione al Miptv 2007 (16-20 aprile 2007), il mercato dell’audiovisivo in corso a Cannes. Il progetto Babelgum si basa sull’utilizzo della tecnologia peer-to-peer per la creazione di una piattaforma di distribuzione dei video online, dando vita a una vera e propria web Tv on demand. Babelgum consente, via internet, l’accesso gratuito a una Tv ad alta definizione e con contenuti originali, che si basano anche sul contributo degli utenti.

Dietro questo nuovo progetto, destinato a contribuire in modo incisivo al futuro mercato televisivo, il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia e il suo socio franco-americano Erik Lumer.

 

“…Non siamo YouTube – ha detto Scaglia – accettiamo solo video professionali e con società rintracciabili. I nostri contenuti non sono generati dagli utenti e questo, insieme alla tecnologia che abbiamo messo a punto, dà uno standard qualitativo alla nostra internet Tv veramente alto”.

Al tempo stesso Babelgum potrà essere “…una palestra per i nuovi talenti. Il regista che non ha spazi altrove può cominciare da noi e ampliando le prospettive altre Tv o società indipendenti potrebbero testare i loro programmi pilota sul nostro server”.

 

Per accedere a Babelgum basta registrarsi, da lì selezionando temi e canali si potrà ricevere l’avviso di nuovi contenuti relativi a quel tema e quanto più saranno visti tanto più altri utenti con le stesse preferenze li riceveranno (collaborating filtering). Si creerà così anche una sorta di tante piccole comunità con gli stessi gusti, che potranno anche interagire tra loro con commenti e discussioni. In gergo Babelgum è free-of-charge, secure, friendly and social and personal.

 

Per tre mesi, dopo essersi registrati gratuitamente a Babelgum, si potrà vedere ‘Jesus Children of America’, il film del regista di ‘Malcom X,’ inizialmente commissionato dall’Unicef e parte di un progetto cinematografico collettivo chiamato ‘All the invisible children’, sull’emergenze dell’infanzia nel pianeta. Spike Lee ha ricomprato i diritti del suo minifilm e ora in esclusiva lo ha ceduto per 3 mesi a Babelgum. Partita da Dublino e con un team inizialmente solo tecnico, Babelgum ha oggi sede a Londra, Milano, Parigi e nel futuro New York.

 

Molte società qui al Miptv, tra cui Associated Press Television, Reuters Teleision, Bbc Motion Gallery, Itn, Qoob, 3DD hanno già siglato accordi (non esclusivi) per dare i loro contenuti a Babelgum in prima visione.

 

“…Con un progetto simile – ha sottolineato Scaglia – la pubblicità sarà fortemente a target. Se non hai bisogno d target non hai bisogno di Babelgum è uno dei nostri slogan. Chi fornirà i contenuti sarà pagato in tre modi diversi: circa 5 dollari per 1000 wievers, con le revenue sharing (i dividendi pubblicitari in base al successo di quel video) e in casi specifici con accordi di licensing. Lo start up dell’operazione Babelgum, dichiarato da Scaglia e Lumer, è di oltre 10 milioni di euro”.

 

Un nuovo media, globale in grado di raggiungere almeno 300 milioni di utenti potenziali nel mondo, che crescono al ritmo del 30% l’anno.

La novità rispetto alle attuali IPTV (Internet Protocol Tv) già esistenti, viene indicata nella capacità di Babelgum di conciliare un’elevata definizione video con la possibilità di fruire in contenuti in streaming, quindi senza dover scaricare nulla sul pc e con una garanzia di tutela del copyright dei produttori.

La società, come spiegano gli esperti, si pone l’obiettivo di far convergere l’alta qualità video su internet con l’interattività del web. A oggi le previsioni sulla crescita del business pubblicitario del video online è tra i 2,9 e i 3,9 miliardi di dollari da qui al 2010. L ‘investimento iniziale ammonta a 10 milioni di euro.

 

Una realizzazione, come ha ammesso lo stesso Scaglia, che si pone sulle orme di Joost, il progetto Tv di Janus Friis e Niklas Zennstrom, inventori del servizio VoIP (Voice over Internet Protocol) Skype, ceduto nel  2005 a eBay per 2,6 miliardi di dollari.

 

Joost è un software che, una volta installato, consente di guardare i programmi televisivi selezionati direttamente sullo schermo del proprio pc. Tecnicamente usa il principio del peer-to-peer.

Ogni utente è ricevitore del programma e trasmettitore delle parti che ha già caricato. Per tutelare i diritti d’autore nessun utente potrà disporre della trasmissione per intero.

La versione 0.9 propone già 26 canali di contenuti. Tuttavia non si tratta di canali tradizionali che trasmettono un contenuto dato a un’ora fissa. Ogni canale consente di guardare decine di programmi, quando lo si desidera, rispondendo al più moderno principio del video on demand, che sta riscuotendo enorme successo sul mercato televisivo.

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