Siemens e Politecnico di Torino insieme per il progetto Isaac, primo robot umanoide italiano

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ISAAC

Dalla collaborazione fra Siemens e Politecnico di Torino nasce la versione 2.5 di Isaac, il primo robot umanoide italiano.

 

Le precedenti versioni del prototipo, realizzato da un team di studenti coordinati dal Professor Menga del dipartimento di Automatica e Informatica, hanno già preso parte a 3 diverse edizioni di Robocup, la più prestigiosa competizione di calcio robotico a livello internazionale, oltre agli altri maggiori avvenimenti mondiali del settore.

 

Il progetto, tuttora in fase di completamento, costituisce la più recente evoluzione del robot, che sarà in grado di lavorare autonomamente in modalità real time e di mantenersi in equilibrio anche se disturbato da forze esterne.

 

Oltre che per applicazioni di puro entertainment, lo sviluppo di un robot umanoide offre notevoli opportunità per l’utilizzo in molteplici ambiti, da quello medico, per la realizzazione di protesi, fino allo studio e alla simulazione di disabilità motorie dell’equilibrio.

 

Realizzato con una lega leggera di derivazione aeronautica, Isaac 2.5 pesa soltanto 14 chili ed è dotato di 16 gradi di libertà, sensori di movimento, web cam Usb e sistema operativo Linux.

 

Per la ricezione dei comandi nel robot è stato installato il modulo wireless TC65, fornito dalla divisione Automation and Drives di Siemens.

 

Il dispositivo Siemens, basato su sistema Java, è il primo nel suo genere che offre agli sviluppatori un’unica piattaforma hardware e software, oltre a notevoli performance in termini di connettività, grazie alle sue funzionalità Quad band e GPRS classe 12.

 

TC65 è in grado inoltre di elaborare i dati a velocità sostenute grazie al processore integrato ARM7 e alle memorie Flash da 1,7 MB e RAM da 400Kbyte.

 

Il modulo viene gestito come modem sia per gli SMS sia per i dati utilizzando la modalità CSD (Circuit Switched Data ) su rete GSM per il trasferimento.

 

La modalità CSD permette infatti di scambiare dati tra PC remoto e robot in real time tramite comunicazioni punto-punto: la procedura prevede che dal computer remoto, dotato di modem, venga attivata la connessione dati verso il numero telefonico della scheda SIM interna al modulo Siemens. Questa è stata impostata con comandi AT in modo da rispondere automaticamente alla chiamata remota in modalità autoanswer. Dopo aver stabilito la comunicazione fra i due modem, avviene lo scambio dati e comandi tra PC remoto e robot.

 

A queste due metodologie di comunicazione si affiancherà a breve anche il GPRS.

 

Come per il CSD, anche il GPRS ha come scopo finale quello di attivare una connessione in uscita dal robot verso il mondo esterno, per la comunicazione di eventi in risposta a problemi hardware o software, o di poter essere interrogato dal mondo esterno per la diagnostica.

 

Per utilizzare il protocollo GPRS la chiamata dati viene generata dal PC remoto: il processo prevede quindi l’ottenimento di un indirizzo IP dinamico da parte del gestore di rete mobile e la relativa comunicazione al robot mediante un SMS.

 

Utilizzando l’indirizzo IP contenuto nel messaggio ricevuto, il robot attiva il servizio GPRS e si registra anch’esso sulla rete mobile avviando quindi lo scambio dati con il PC remoto.

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