Mvno: dopo Telecom-Coop, Vodafone sigla intesa con Carrefour

di Alessandra Talarico |

Sull'affaire Telecom, Guindani dichiara: 'Speriamo in una rapida soluzione, la concorrenza si sviluppa se ci sono operatori con assetti chiari e stabili'

Italia


UNOMobile

Dopo l’accordo di venerdì tra COOP Italia e Telecom Italia, anche un altro gruppo della grande distribuzione, Carrefour, si lancia – grazie a un accordo con Vodafone – nel mercato della telefonia mobile virtuale.

L’annuncio è stato fatto dall’ad del gruppo telefonico, Pietro Guindani e da Giuseppe Brambilla di Civesio – Amministratore Delegato del Gruppo Carrefour Italia.

“L’entrata nel mercato italiano degli operatori mobili virtuali, che era stata programmata per il 2011 al momento dell’asta per le frequenze UMTS, si realizza così anticipatamente, a seguito dell’intervento dell’Autorità Antitrust e degli impegni assunti da Vodafone per attuare in tempi brevi l’apertura del mercato wholesale dell’accesso alle reti mobili”, ha spiegato il gruppo in una nota, sottolineando che ad accelerare l’apertura del settore sono state anche le attività di monitoraggio svolte dall’Agcom.

I servizi – gestiti da una joint venture creata a luglio 2006 tra Carrefour Italia ed Effortel (CIM S.r.l – Carrefour Italia Mobile) – partiranno entro la primavera e saranno offerti col brand UNOMobile attraverso le infrastrutture di rete Vodafone che garantirà l’accesso ai servizi voce e sms, al traffico roaming e dati.

Carrefour avrà a disposizione un prefisso dedicato – 3773 – e si occuperà della gestione di tutte le attività commerciali e di customer care.

Valore, facilità d’uso e chiarezza saranno le parole chiave per l’offerta Carrefour, che garantisce piani tariffari convenienti, una rete capillare di distribuzione delle ricariche – con l’obiettivo di arrivare ad oltre 1500 punti di vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale – e tariffe che evidenzieranno le voci che compongono l’effettivo costo del traffico telefonico e saranno chiaramente indicate senza “asterischi”.

Un accordo che per Vodafone rappresenta innanzitutto “una importante opportunità di crescita”, ha dichiarato Guindani, secondo cui inizia “una nuova stagione di apertura e di competitività per le telecomunicazioni mobili, dalla quale trarranno vantaggi per primi i consumatori”.

Guindani è entrato anche nel merito della vicenda Telecom, non sbilanciandosi troppo nei giudizi, ma augirandosi che si possa presto giungere a una soluzione in tempi rapidi, dal momento che “una situazione di riferimento chiara e fondamentale per il mercato”.
“L’assetto proprietario di Telecom – ha proseguito Guindani – è centrale per lo sviluppo della concorrenza in Italia. Non possiamo esprimere un’opinione ma la concorrenza si sviluppa se ci sono operatori con assetti chiari e stabili”.
Guindani critica velatamente – e come non potrebbe – i richiami all’italianità, sottolineando che “la qualità e i servizi offerti ai clienti non dipendono dalla nazionalità del capitale, come Vodafone cerca di dimostrare ogni giorno”.

Tornando ai MVNO, certo è che l’Italia si è svegliata un po’ tardi e gli operatori – sotto la scure dell’antitrust – tentano ora di recuperare tutto il tempo perduto.

Se non è ancora chiaro chi supporterà Poste Italiane nel suo intento di diventare MVNO, da questo mese un campione di soci COOP potrà sperimentare le funzionalità tecniche e operative dei nuovi servizi “COOPVoce”.

Successivamente, tutti i soci e i loro familiari potranno acquistare le schede e le ricariche direttamente nei punti vendita COOP.

Anche COOP disporrà di una numerazione specifica – 3311 – e fa del risparmio e della trasparenza i suoi cavalli di battaglia, mentre per Telecom l’accordo “oltre ad accrescere il valore degli asset infrastrutturali di Telecom Italia, rappresenta una risposta concreta alle aspettative delle istituzioni e dei consumatori”.

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