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Riforma radioTv: Gentiloni, ‘Avanti come da programma per modifica radicale della Legge Gasparri’  

Italia


Torna a parlare della riforma del sistema radiotelevisivo, il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, e lo fa in un’intervista al quotidiano Europa nella quale sottolinea l’importanza di portare avanti il processo di cambiamento.

Il Ministro ha dichiarato che “…si va avanti come da programma: se c’è un messaggio chiaro da parte dei nostri elettori, quel messaggio riguarda la necessità di una modifica radicale della Legge Gasparri, e nessuno può permettersi di ignorarlo”.

Questa la ragione per cui “…la maggioranza andrà avanti, con serenità e senza tentennamenti”.

Il Ddl che porta il suo nome ha come mission la gestione della transizione della Tv dall’analogico al digitale, operazione che consentirà di aprire spazi di maggior pluralismo per gli operatori.

 

Gentiloni si è soffermato anche su riflessioni di natura più strettamente politica asserendo che: “Per il Partito Democratico era stato immaginato un percorso più graduale, ma ora i tempi li detta la politica e devono essere più rapidi possibili: dobbiamo bruciare le tappe“.

Il Ministro ha confermato che “…l’Unione è l’unica maggioranza possibile in questa legislatura e che noi tutti le dobbiamo lealtà assoluta”.

A proposito dei rapporti con la sinistra, Gentiloni considera che “…al Partito Democratico serve ben altra coesione: dobbiamo separarci dalla sinistra radicale per poterci alleare con essa. Costruendo un’alleanza tra diversi il cui leader e candidato premier non sia più il punto di mediazione ma l’espressione della forza fondamentale”.

 

Per quanto riguarda il Ddl Gentiloni, la crisi di Governo, che aveva messo in stand by il provvedimento, sembra ormai superata e sono ripresi i confronti per mettere a punto la legge che modificherà il framework del panorama media italiano.

Dopo l’avvio dello switch-off propedeutico di Cagliari e provincia (122 Comuni), nei giorni scorsi il Ministro ha parlato del passaggio da una fase di incertezza “…in cui erano state poste date poco credibili” a una in cui gradualmente ci si avvia a “…concludere il percorso del digitale terrestre nell’orizzonte europeo“.

 

L’operazione coinvolge al momento 560mila sardi, che saranno i primi in Italia a poter disporre di interi palinsesti completamente in tecnologia digitale terrestre, collegando il proprio apparecchio a un decoder.

Nell’ambito della sperimentazione che porterà allo switch-off, la decisione assunta permetterà per la prima volta in una zona dell’Italia di ricevere l’intero palinsesto di una rete TDT, ponendo le basi per una reale transizione dell’attuale sistema televisivo analogico verso il futuro digitale.

 

Per Gentiloni, credibilmente entro la fine del 2012 si potrà concludere il percorso del digitale terrestre.

E ha ricordato che bisogna gestire l’attuale periodo di transizione affrontando i temi delle posizioni dominanti nel settore della pubblicità, delle frequenze, e dell’Auditel. Obiettivi del disegno di legge, ha spiegato il Ministro, è quello “…di offrire un servizio pubblico di qualità, che freni una certa rincorsa alla Tv commerciale“, e di una Tv pubblica “riconoscibile e diversa” che si conquisti “una maggiore autonomia da governi e politica”.

 

Riferendosi alla fase di transizione verso il pieno regime del digitale terrestre, Gentiloni ha evidenziato la necessità oltre che di fissare delle regole, (accesso a banda larga, spazi per capacità trasmissiva), anche “rimuovere colli di bottiglia” su pubblicità e frequenze.

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