Cinema: nei Paesi Ue aumentano gli appassionati. Cresce del 4% la frequentazione delle sale nel 2006  

di Raffaella Natale |

Europa


L´entrata di un cinema

A pochi giorni dalla chiusura del Festival internazionale di Berlino (8-18 febbraio 2007), l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo ha presentato un’analisi sui dati che riguardano la frequentazione delle sale cinematografiche in Europa nel 2006.

L’Osservatorio stima che, nei 25 Stati della Ue, gli ingressi al cinema sono aumentati del 4% circa rispetto allo scorso anno.

Diciassette Paesi su venti, tra quelli di cui si ha disponibilità dei dati, hanno registrato una crescita nel 2006.

Tra i principali mercati, Germania (+7,4%) e Francia (+7,5 %) hanno evidenziato chiari segni di ripresa paragonati ai mediocri risultati registrati nel 2005.

 

Lo scorso anno, con 188,5 milioni di biglietti venduti, la Francia ha realizzato il proprio secondo miglior risultato dal 1984.

Tuttavia, i dati risultano più moderati sugli altri tre grandi mercati: le entrate sono aumentate di appena l’1,7% in Italia, mentre in Spagna (-4,7%) e Gran Bretagna (-4,9%) il trend risulta negativo.

 

Negli altri Paesi europei, il 2006 si è chiuso con cifre più ottimistiche, specie sui tre mercati baltici: le entrate sono raddoppiate in Lituania mentre Estonia (+40,2%) e Lettonia (+22,7%) hanno registrato un forte aumento.

Una crescita a due cifre è stata messa a segno in Austria (+10,6%), Finlandia (+11,5 %), Repubblica Ceca (+21,4%) e Slovenia (+10,8%).

Quanto alla Repubblica Slovacca, i risultati provvisori (+54,3%) sono i migliori dal 1998 a oggi.

Con 32 milioni di entrate, la Polonia ha conosciuto dei buoni risultati nel 2006, ritrovando il livello di frequentazione del 2004.

In Turchia (+27,8%), gli ingressi al cinema hanno raggiunto il livello più elevato dagli inizi degli anni ’80. Nella Federazione russa, gli ingressi in sala continuano ad andare al rialzo.

 

In alcuni Paesi che hanno registrato un forte aumento degli ingressi nel 2006, si evidenzia anche una crescita di preferenze per i film nazionali. Questo è in particolare il caso della Francia.

I film francesi hanno realizzato più di 84 milioni di ingressi per una parte del mercato del 45%, vale a dire la miglior parte del mercato dal 1984, un risultato molto vicino a quello dei film americani (45,8% nel 2006).

 

Le produzioni nazionali hanno ugualmente contribuito alla ripresa del mercato tedesco. Con tre film tedeschi nella topten del 2006, arrivano a una parte di mercato che è la più alta dal 1991 (primi anni di analisi per la FFA).

 

In altri Paesi, la fetta di mercato dei film nazionali è aumentata. In Finlandia, le produzioni nazionali hanno realizzato il 23% degli ingressi, contro il 15% del 2005, miglior risultato dal 1999 a oggi.

 

Nella topten, tra quelli usciti quest’anno, figurano tre film finlandesi su sedici, il primo è “Matti – Hell is for Herpes”, la biografia di un campione di sci.

I film nazionali figurano anche nella topten dell’Estonia. Il successo di due produzioni per bambini, il film d’animazione “Lotte from Gadgetville” e la commedia (co-prodotto da Estonia e Lettonia) e la commedia “Ruudi” (co-prodotto da Estonia, Finlandia e Germania), ha permesso di raggiungere a una fetta di mercato del 9%.

Tra gli altri Paesi dell’Europa centrale e orientale, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Romania hanno migliorato la propria fetta di mercato dei film nazionali.

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