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Digitale terrestre e Sardegna: al via i contributi statali per l’acquisto dei decoder

Italia


Da oggi 19 febbraio, in Sardegna sarà possibile usufruire nuovamente del contributo statale di 70 euro per l’acquisto del decoder per ricevere le trasmissioni sul digitale terrestre.

Lo hanno annunciato i dirigenti del Ministero delle Telecomunicazioni, che ieri a Cagliari hanno illustrato le modalità del passaggio dall’analogico al digitale a partire dal 1° marzo prossimo.

Lo switch-off riguarderà Rai2, Rete4 e QooB di La7, che trasmetteranno esclusivamente sul digitale terrestre per l’area sud dell’isola.

Parliamo di oltre 560mila abitanti di 123 Comuni compreso il capoluogo Cagliari. Cioè un terzo della popolazione di tutta la Sardegna.

 

La conferma è arrivata dai dirigenti del Ministero nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni delle radio e Tv locali italiane, della DGTVi (l’associazione nazionale di cui fanno parte Rai, Mediaset, Telecom Italia Media e le più importanti emittenti locali) e Andrea Ambrogetti, presidente del consorzio Sardegna Digitale.

 

“…E’ un ulteriore passo avanti verso il digitale terrestre che non è più soltanto la televisione del futuro ma è già la televisione del presente – è stato detto nel corso della conferenza stampa – anche perché i costi del decoder e della sua facilissima installazione, contributo statale a parte, sono veramente molto bassi. Anche senza confrontarli ai tantissimi vantaggi per l’utente”.

 

Parliamo di oltre 37 canali in più per la maggiore parte gratuiti e tematici e tutto trasmesso ad alta qualità. E ancora la possibilità di richiamare e rivedere, senza registrazione, un telegiornale o i goal di un incontro di calcio. E infine la interattività che permetterà non solo di richiedere e ottenere informazioni di pubblica utilità in tempo reale, ma anche di partecipare a un quiz o a un gioco televisivo.

 

“…Il passaggio al digitale per l’area di Cagliari e provincia – ha detto Andrea Ambrogetti – non è un prezzo pagato dai sardi alla sperimentazione, ma va considerato un premio per aver sostenuto e condiviso la sperimentazione. Saranno i primi in Italia e tra i primi al mondo a godere i vantaggi del digitale terrestre”.

 

Eva Spina, dirigente del ministero delle Comunicazioni ha chiarito che le ultime stime rilevano come la Sardegna, a livello internazionale, abbia raggiunto il primato per il superamento della soglie delle famiglie: circa quattro su cinque,

dispongono del decoder e perciò in grado di spegnere definitivamente l’analogico per le tre reti. Mentre la copertura del digitale terrestre raggiunge oltre l’80% della popolazione.

E’ stato peraltro ribadito che questi spettatori-utenti non avranno sorprese di nessun genere. Infatti da tempo nei programmi scorre un avviso che annuncia il digitale dal 1° marzo, inoltre è attivo il numero verde 800-022-000 per informazioni tecniche di qualsiasi genere e ancora tutti gli abbonati coinvolti nello switch-off, riceveranno, nei prossimi giorni, una lettera congiunta di Ministero, Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, che spiegherà tutte le modalità di funzionamento del nuovo sistema che peraltro si possono già avere sul sito decoder.comunicazioni.it.

 

“…Insomma ogni allarmismo se mai ce ne sia stato – hanno detto anche i dirigenti di DGTVi – è ingiustificato e i vantaggi sono veramente tanti oltre all’alta qualità del segnale che con il digitale terrestre arriverà anche laddove oggi magari un canale si vede malissimo o non si vede affatto”.

“Non una telediminuzione – è stato detto anche da dirigenti di Tv locali come Enrico Rais di Videolina – ma semmai il contrario”.

“…Un grande salto di qualità – ha concluso Rais – al quale anche le Tv regionali riunite nel consorzio Sardegna digitale si stanno preparando con grandi sforzi anche finanziari, per restare al passo con i tempi e quindi con il futuro quando l’utente televisivo non vorrà essere soltanto spettatore passivo e inoltre pretenderà giustamente una scelta di programmi più varia e di alta qualità. Non soltanto tecnica sia a livello nazionale che locale”. (r.n.)

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