Internet sempre più veicolo di informazione: trionfa il citizen journalism

di Raffaella Natale |

Mondo


Citizen journalism 

L’ampia diffusione dei cellulari, specie quelli dotati di videocamera, ha ribaltato il mondo dell’informazione, specie quello di internet che si serve sempre più di gente comune per i propri servizi.

Parliamo del giornalismo partecipativo, detto anche citizen journalism, che vede la partecipazione attiva dei lettori, grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione tra moltitudini offerta da internet.

 

Nel dicembre scorso, Yahoo! ha lanciato un sito YouWitnessNews che prevede la creazione di un sistema di news contribution a cui potranno partecipare tutti gli utenti, contribuendo agli eventi con testimonianze foto e video user-generated.

Ma il pioniere in questo settore è il sito NowPublic.com, fondato in Canada che, da due anni a questa parte, invita a mettere online testi, foto, video…

NowPublic può contare su più di 60.000 citizen journalist in più di 140 Paesi, potendo offrire testimonianze dirette su avvenimenti, catastrofi naturali, attacchi terroristici, arrivando ad avere una copertura a tappeto da tutte le parti del mondo, anche le più sperdute.

 

“…Siamo diventati la più grande rete mondiale di giornalismo partecipativo”, ha detto con soddisfazione il direttore esecutivo Leonard Brody.

“…In futuro le informazioni saranno fornite da anonimi e siamo pronti a mettere in piedi questa armata”.

 

NowPublic e YouWitnessNews hanno concluso degli accordi con agenzie di stampa mondiali per procurare contenuti su argomenti di attualità.

“…Se esplode una bomba a Budapest e volete un testimone che abbia ripresto tutto a circa  1 km di distanza dal luogo, noi lo troviamo per voi“, ha commentato Brody.

 

Scott Moore, alla testa di Yahoo News, ha spiegato “…ci sono decine di milioni di persone nel mondo dotate di cellulari e macchine fotografiche con connessioni internet. E’ come avere una flotta di corrispondenti”.

Moore ha detto che Yahoo ha avuto l’idea di lanciare il proprio sito di giornalismo partecipativo proprio in occasione dell’attentato terroristico di Londra del luglio 2005.

Nei trenta minuti che sono seguiti gli attacchi, i responsabili di Yahoo hanno trovato le immagini della tragedia, messe online da videoamatori su siti come Flickr. Dopo qualche giorno la rete è stata invasa da video choc sull’accaduto. 

 

NowPublic ci tiene a spiegare che l’intenzione non è quella di rimpiazzare i giornalisti professionisti, ma unicamente di fornire materiale per l’informazione.

“…La nostra missione è di passare materiale utile ai giornalisti per il loro lavoro”, ha sottolineato e ha aggiunto “…fare il giornalista è qualcosa di molto diverso, occorre innanzitutto la formazione che manca alla gente comune che offre questo tipo di servizi”.

“…Non penso che si possa rimpiazzare i giornalisti, così come la televisione non ha ucciso la radio e internet ha sostituito la televisione”.

 

Sul sito NowPublic, dei collaboratori selezionano i contenuti proposti dagli internauti e verificano l’attendibilità e l’autenticità delle fonti.

Le immagini della tragedia causata dal ciclone Katrina nel sud degli Stati Uniti nel settembre 2005 o ancora l’impiccagione del dittatore iracheno Saddam Hussein lo scorso dicembre, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, hanno provato che i cittadini sono parte importante dell’informazione.

Perché non fruttare quindi questa risorsa, si domanda allora Brody.

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