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Ericsson si rafforza nel triple play. Acquisita Redback per 1,9 mld di dollari

Europa


Il fornitore svedese di infrastrutture per le tlc Ericsson ha finalizzato l’acquisizione della statunitense Redback per 1,9 miliardi di dollari, o 25 dollari ad azione, con un premio del 18% rispetto alla chiusura di ieri al Nasdaq e del 60% rispetto al prezzo medio delle azioni negli ultimi 3 mesi.

 

Redback, fondata nel 1996 a San Jose, nel cuore della Silicon Valley e quotata al Nasdaq dal 1998, è specializzata nella realizzazione di reti a banda larga e ha già 700 clienti customer in più di 80 Paesi. Il gruppo, che impiega 800 persone – inclusi 500 ingegneri R&D – conta tra i suoi clienti 15 tra i 20 maggiori operatori mobili mondiali.

 

Redback ha una forte posizione nelle tecnologie edge routing multiservice, che supportano i carrier nell’offerta di servizi a banda larga, telefonia e Tv su infrastrutture IP. Nel 2005, le vendite del gruppo sono cresciute del 33% e dell’87% nei primi nove mesi di quest’anno, raggiungendo quota 197 milioni di dollari.

 

L’acquisizione dovrebbe essere perfezionata nei primi mesi del 2007 e permetterà al gruppo svedese di rafforzarsi nell’offerta di servizi fissi e mobili IP-based, quali il VoIP, l’IPTV e il video-on-demand, sempre più richiesti sia dagli utenti privati che da quelli corporate.

Queste applicazioni richiedono una qualità del servizio molto elevata e, secondo il Ceo di Ericsson,  Carl-Henric Svanberg, “le attuali reti a banda larga non hanno l’ampiezza di banda e gli strumenti di gestione adatti a offrire servizi affidabili”.

 

La combinazione delle tecnologie di routing di Redback e dell’esperienza Ericsson nell’IMS (IP Multimedia Subsystem), nel trasporto ottico e nell’accesso a banda larga, pone il gruppo di Svanberg “in una posizione leader nelle soluzioni IP end-to-end sia per gli operatori fissi che quelli mobili”.

 

In seguito al completamento della transazione, Redback diverrà una sussidiaria di Ericsson al 100%, nonché il punto di riferimento per le soluzioni e le piattaforme di routing IP.

 

L’acquisizione, ha spiegato Ericsson, genererà sinergie in termini di tempi e di costi e rientra – ha spiegato ancora Svanberg – nella “strategia di crescita organica, completata con una serie di acquisizioni che ci permettono di accelerare il lancio sul mercato di nuove soluzioni e rafforzano la nostra posizione competitiva”.

 

A ottobre, Ericsson ha delineato la sua strategia nel Full Service Broadband che posiziona il gruppo quale partner preferenziale degli operatori per garantire ai consumatori la massima facilità di fruizione di qualsiasi tipo di servizio, su qualsiasi terminale, dovunque, con un’offerta che include soluzioni all’avanguardia quali HSPA (High Speed Packet Access) e VDSL2 insieme all’IMS.

“Una volta che gli utenti hanno sperimentato la banda larga a casa, al lavoro e in movimento, non tornano più indietro e si aspetteranno sempre la possibilità di fruire degli stessi servizi, indipendentemente da dove si trovino e da quale dispositivo di accesso stiano utilizzando”, ha spiegato Cesare Avenia, amministratore delegato di Ericsson Italia.

 

“Dal punto di vista dell’utente – ha detto ancora Avenia – questo significa reale convergenza, qualsiasi tipo di servizio, qualsiasi tipo di schermo, dovunque. La possibilità di soddisfare ogni necessità aprirà la strada ad un mercato di massa per il Full Service Broadband”.

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