IPTV: con il nuovo anno, arriva la web Tv targata Skype. Alta risoluzione grazie al sistema peer-to-peer

di Raffaella Natale |

Mondo


Niklas Zennstrom e Janus Friis

La Tv online è il prossimo obiettivo dei fondatori di Skype. Come Key4biz aveva già preannunciato il 30 ottobre scorso, sulla scia delle indiscrezioni apparse sul giornale danese Börsen, Janus Friis e Niklas Zennstrom, inventori del servizio VoIP (Voice over Internet Protocol), sarebbero in procinto di lanciare Project Venice (Progetto Venezia).

Questa volta a tornare sull’argomento è il Financial Times, che informa si tratterà di canali televisivi a banda larga che trasmetteranno gratuitamente i programmi di numerose televisioni.

 

La web Tv verrà presentata pubblicamente quando si potrà assicurare il miglior funzionamento possibile e ci saranno contenuti in numero sufficiente da soddisfare tutte le domande. In ogni caso non bisognerà aspettare a lungo prima che questo progetto veda  la luce, attualmente in fase di sperimentazione da parte di un gruppo di 6.000 utenti. Le trasmissioni dovrebbero iniziare il prossimo anno e garantire un’alta risoluzione tramite il sistema peer-to-peer. Si eviterà cioè il ricorso a server dedicati, appoggiandosi piuttosto ai computer degli stessi utenti (un sistema analogo a quello delle reti di file-sharing come KaZaA, ideato dagli stessi Friis e Zennstrom).

 

Friis e Zennstrom sperano di coinvolgere nell’iniziativa produttori indipendenti e canali nazionali interessati a raggiungere chi è all’estero, ma anche emittenti tradizionali.

Per ora, a finanziare il Project Venice sono i proventi della vendita di Skype a eBay per 2,6 miliardi di dollari, mentre in futuro ci si affiderà agli spot pubblicitari. Sarà possibile personalizzare i vari canali e discutere dei programmi con gli altri telespettatori.

 

Lo scopo è raggiungere milioni di persone senza ricorrere a protezioni digitali per i diritti d’autore: al computer degli utenti non arriverà, infatti, un solo file completo, ma frammenti da diverse fonti.

Non sono ancora noti i nomi dei broadcaster coinvolti nel progetto, ma stando alle informazioni apparse sul Financial Times ne farebbe parte Warner Music Group, alla ricerca di canali per la promozione di artisti quali Paris Hilton.

 

Obiettivo di Venice Project è rivoluzionare il settore, replicando il successo di Skype che, con i propri servizi gratuiti offerti, ha costretto le compagnie telefoniche a rivedere i propri modelli di business.

Friis ha spiegato in un’intervista che la tecnologia peer-to-peer permetterebbe di servire “decine di milioni di utenti”. Naturalmente il tutto avverrà nel pieno rispetto dei sistemi di sicurezza.

In altri termini, ha commentato Friis, “…il video si sta spostando sul web e per questo è necessario dare risposte strategiche. Noi cerchiamo di mettere insieme il meglio della Tv al meglio di internet“.

Friis, riporta il quotidiano finanziario danese, sottolinea l’importanza di partire al momento giusto con  la Web Tv Venice.

“Lo abbiamo fatto con KaZaA e Skype – ha commentato Friis – speriamo che lo sarà anche con il nostro prossimo progetto”.

 

Nel Rapporto di Multimedia Research Group (MRG), “IPTV Business Case and Global Forecast 2004- 2007 , emerge che il giro d’affari nel mondo della televisione via Internet sarà di 8,5 miliardi di euro, a fronte dei 330 milioni di euro del 2003.

Una crescita che sarà parallela a quella della diffusione della banda larga e in particolare dell’Adsl che, secondo una stima di Ovum Research, potrebbe arrivare ai 250 milioni di utenti nel 2007.

 

Secondo uno Studio dell’istituto americano Gartner,  la Web Tv raggiungerà i 17 milioni di clienti entro il 2010. Nel 2006, dice Gartner, il numero degli abbonati alla Tv via Internet supererà i 3,283 milioni in Europa occidentale, i 16,695 milioni nel 2010, e le entrate generate andranno da 336 milioni di euro a 3 miliardi.

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