Shopping tecnologico: per Natale gli italiani spenderanno con parsimonia, ma non rinunceranno ai dispositivi digitali

di Raffaella Natale |

Italia


Elettronica di Consumo

Niente spese folli per il Natale degli italiani. Quest’anno lo shopping sarà dettato dalla prudenza, a rimetterci saranno soprattutto i regali personali, ma anche quelli per parenti e amici. Gli unici che non avvertiranno la differenza saranno i bambini che, nonostante la crisi economica, avranno la loro sorpresa sotto l’albero.

Le condizioni finanziarie delle famiglie continuano, infatti, a pesare sulla propensione di spesa. L’atteggiamento dei consumatori è quello di guardare al Natale con la speranza di uscire presto da una situazione difficile.

 

Cambierà la qualità dei consumi: dal regalo, dall’oggetto che dura lo spazio di una festa, ai beni durevoli, che rimangono nel tempo o esperienze, come i viaggi, che arricchiscono le persone. Aumenteranno le spese per la casa e la famiglia, di 606 milioni (+2,1%) rispetto al 2005. 

Acquisti all’insegna della tecnologia, quindi, stando ai dati di un’indagine PublicaRes Swg-Confesercenti, realizzata su un campione di consumatori che hanno risposto sulle spese natalizie e sull’impiego delle tredicesime.

Dai dati raccolti è emerso che gli italiani acquisteranno a Natale più articoli legati ai moderni sistemi di comunicazione digitale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

Il tema dei prezzi è meno sentito: il 36% dichiara di esserne condizionato contro il 43% dello scorso anno. Si appesantisce, però, il peso delle tasse e delle tariffe (+4%).

 

Questo – osserva Marco Venturi presidente di Confesercenti – crea un atteggiamento di cautela e di attesa che deve indurre il Parlamento e il Governo a ripensare alcuni punti qualificanti della manovra economica”.

“Il nostro Paese non ha solo il problema di risanare i conti pubblici, ma deve riuscire a rimettere in moto il sistema produttivo, incentivando le imprese a investire e soprattutto favorendo la voglia di consumare delle famiglie.”

 

Altra importante novità, i canali commerciali tradizionali perdono terreno a favore degli acquisti via Internet (+2%), che presentano un trend crescente, e dei mercatini (+5%). Le grandi strutture commerciali dove i più si rivolgeranno per gli acquisti di Natale sono più frequentate al nord, mentre esercitano poco appeal tra le persone con più di 54 anni. 

 

Per quanto riguarda gli acquisti, gli shopper italiani si orienteranno verso i lettori di musica digitale Mp3, i dispositivi per la Tv mobile, e i telefonini, sempre più richiesti dai 45-54enni. In crisi, invece, videofonini, computer portatili, che registrano un -6%, e Tv al plasma, -14% rispetto al 2005.

 

Secondo l’indagine, la spesa per gli acquisti natalizi crescerà del 4%, 16,4 miliardi di euro, cioè 688 milioni in più rispetto al 2005, e le tredicesime aumenteranno di 648 milioni di euro, per un totale di circa 32,146 miliardi. I comparti premiati saranno, in generale, abbigliamento (+2%), mobili ed elettrodomestici per la casa (+5%), viaggi (più 2%). Diminuiranno gli acquisti per giocattoli (-8%) e libri (-5%).

Di questo importo, circa 4 miliardi saranno destinati ai regali, con un aumento del 2,1% rispetto alle scorse festività natalizie.

 

In tutto questo via vai, che segna la prima corsa agli acquisti per le feste, una notizia allarmante: attenzione alle frodi e non solo quelle online.

Ieri i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato una banda di cittadini rumeni, di età compresa tra 25 e 35 anni, che faceva shopping per le vie del centro della capitale con carte di credito clonate.

Abiti firmati, cellulari, gioielli di valore…una vera incetta per i grossi negozi.

Condotti in caserma, oltre alle carte di credito clonate, i giovani delinquenti sono stati trovati in possesso di scontrini relativi a transazioni per migliaia di euro, intestate a cittadini stranieri con relativi documenti d’identità contraffatti, e 2.500 euro in contanti. I quattro sono stati denunciati anche per sostituzione di persona e falso in atto pubblico.  

Per cui, occhio al portafoglio, in tutti i sensi!

 

 

 

27 novembre 2002 – 27 novembre 2006

 

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