Dall’eBook all’m-book: scoppia la moda della letteratura portatile

di Alessandra Talarico |

Giappone


m-Book

I giapponesi, popolo di lettori voraci e tecnofili incalliti, stanno abbandonando in massa le edizioni cartacee di libri, giornali e manga per dedicarsi a un supporto di lettura molto più pratico e consona ai tempi: il telefonino.

 

Secondo la società di ricerca e marketing Impress R&D, sono 80 milioni i giapponesi che leggono sul cellulare, tanto che il mercato dei libri elettronici, inesistente prima del 2002, ha raggiunto il valore di 4,6 miliardi di yen (circa 31 milioni di euro) tra aprile 2005 e marzo 2006, registrando una crescita 4 volte superiore all’anno precedente.

Livelli pressoché simili a quelli del mercato dei libri elettronici per computer e PDA che – sullo stesso periodo – ha raggiunto un valore di 4,8 miliardi di yen, in crescita del 45%.

 

La crescita folgorante di questo interessante mercato si inscrive nell’impressionante livello di ottimizzazione raggiunto in Giappone sia dai telefonini stessi che dalle reti. Nel Paese del Sol Levante, la funzione vocale è considerata ormai solo un aspetto marginale del telefonino, utilizzato per le funzioni più svariate: acquistare il giornale, pagare il parcheggio, entrare nella camera d’albergo o in ufficio, accedere ai treni o al metrò, prenotare posti per un concerto passando davanti a un cartellone che ne fa la pubblicità.

 

Scaricare un intero libro sul cellulare è diventato tecnicamente possibile in Giappone dal 2004, approfittando anche del lancio di modelli con display più grandi e con definizione di alta qualità, ma la mania per i libri mobili è scattata all’incirca 5 anni fa, quando il giovane autore Yoshi distribuì così un breve racconto chiamato Deep Love, una storia che venne presto stampata diventando best seller e cult della prima generazione cresciuta a pane e email.

Oltre all’intuizione di distribuire il libro attraverso un sito internet, Yoshi permise anche ai lettori di mandargli commenti e consigli rendendo la sua storia pienamente interattiva.

 

Stupefatti dall’enorme successo di Deep Love, le case editrici e i fornitori di contenuti mobili si sono subito lanciati nell’arena e oggi sono tantissimi i siti che offrono questo tipo di servizio.

 

Il sito più popolare, quello della Bandai Networks, conta circa 50 mila utenti per 400 titoli di diverse categorie e anche gli operatori si sono buttati nel business: AU, portale del secondo operatore mobile nipponico KDDI, ne offre un centinaio, mentre anche NTT DoCoMo, in principio scettico sulle potenzialità del settore, ha ceduto al fascino dei libri virtuali.

 

Per leggere un libro sul cellulare è necessario abbonarsi ai servizi di una ‘libreria’ online (i prezzi arrivano fino a 315 yen al mese) e scaricare un software di lettura gratuita.

 

I prezzi dei libri variano da 100 yen (0,70 euro) a più di 1.500 yen (10 euro) in base al tipo e alla lunghezza, ma le tariffe sono comunque molto più economiche rispetto alle edizioni cartacee.

 

“I giapponesi – ha spiegato Daniel Scuka di Wireless Watch Japan – sono un popolo di appassionati lettori, molto più di quanto si creda a occidente”.

La gente divora giornali, riviste, romanzi e – anche se non si può pensare di arrivare a scaricare Guerra e Pace sul cellulare – le persone sono impazzite alla possibilità di portare sempre con sé brevi storie, fumetti, anime, e quant’altro per leggerli quando fa più comodo.

 

Il segmento che suscita oggi il maggiore interesse, soprattutto tra i giovanissimi, è quello dei manga: i fumetti sono infatti considerati un mezzo espressivo non meno degno di libri o film e rappresentano la metà delle vendite totali nel settore dei libri elettronici mobili.  

La lettura dei manga sul cellulare diventa molto agevole perché le vignette scorrono automaticamente sullo schermo, dando l’impressione di stare guardando un cartoon.

 

Secondo i responsabili di Bandai, questo nuovo medium sta creando una nuova forma di espressione concisa e veloce, adatta a quella dei ragazzi che in questo modo si sono anche avvicinati alla lettura con una passione che pochi si sarebbero aspettati.

 

Certo, per i più nostalgici, il libro per eccellenza resta sempre quello che si può sfogliare e ammirare sullo scaffale dopo la lettura, ma ben venga se davvero il telefonino potesse portare anche da noi un po’ di apprezzamento per la letteratura che, nei giovanissimi ma non solo, è ormai ridotto al lumicino.

 

  

 

27 novembre 2002 – 27 novembre 2006

        

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