I virus writer sono in vacanza o solo in attesa di nuovi colpi? In calo la diffusione di programmi maligni

di Alessandra Talarico |

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Phishing

Un periodo molto quieto, quello tra giugno e settembre, per quanto riguarda la diffusione di virus informatici.

Durante l’estate, complici le belle giornate, gli hacker hanno forse capito che era meglio andare a fare un bel bagno che continuare a generare pandemie virtuali di cui nessuno sente l’esigenza.

 

Qualcuno parla veramente di quiete prima della tempesta, a voler indicare che in realtà virus writer & Co. non sono andati in villeggiatura, ma sono in stand-by a studiare per adattarsi all’evoluzione delle attuali tecniche antivirus che impiegano ormai pochissimo tempo per reagire ai loro attacchi.

 

Una vittoria dunque? Possiamo scordarci dei temutissimi virus?

 

Non esattamente, secondo Alexander Gostev, Senior Virus Analyst di Kaspersky Lab, si tratta di un “equilibrio molto precario”, destinato a essere stravolto dalla prossima nuova trovata dei creatori di virus.

 

Nel periodo analizzato, il tema più dibattuto è stato quella della vulnerabilità del pacchetto Office: sembra infatti che i virus writer volessero far cambiare le consolidate abitudini in fatto di sicurezza di Microsoft, che pubblica le patch correttive secondo un calendario predefinito.

 

E così gli hacker si sono scatenati con i cosiddetti attacchi black hat (hacker con intenti criminali) e in soli tre mesi il numero dei bug è cresciuto quasi fino a una dozzina.

 

Tra giugno e settembre sono stati individuati alcuni virus per dispositivi mobili distinti dal gruppo dei primitivi Skuller, come i Trojan: Comwar 3.0, Mobler.a, e Acallno.

 

Il primo è la prima variante del ben noto Comwar in grado di utilizzare le tecnologie per infettare i file: il worm cerca altri file sis sul telefono e vi scrive sopra copie di se stesso. Questo gli permette di diffondersi anche in altri modi, oltre ai tradizionali metodi di propagazione via MMS e Bluethooth.

 

Mobler a., invece, passerà alla storia come il primo virus trasversale, in grado cioè di infettare sia i telefonini Symbian che Windows. Il worm si propaga copiando se stesso da un computer infetto a un dispositivo mobile.

 

Il Trojan Acallno, infine, è stato sviluppato da un’azienda commerciale per spiare gli utenti mobili e riesce a spedire copie di tutti i messaggi SMS in entrata e in uscita a un numero selezionato.

 

Sempre nel terzo trimestre 2006 è stato scoperto Wesber, un Trojan per J2Me; è il secondo in assoluto in grado di funzionare sia sugli smartphone che sulla maggior parte dei moderni telefoni cellulari.

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