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mPayment: gli operatori della GSMA sostengono l’NFC sui cellulari

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Un approccio comune per integrare la tecnologia wireless Near Field Communications (NFC) nei cellulari.

Ci sta lavorando la GSM Association, l’associazione industriale che rappresenta il 40% degli operatori mobili mondiali.

 

La tecnologia, sviluppata da Philips e Sony, ha un raggio d’azione fino a circa 10 centimetri e permette uno scambio di dati tra dispositivi elettronici in maniera touch-based, cioè non appena li si sfiora.

Diversi gli ambiti applicativi: il peer to peer, dove l’NFC è usato per attivare la comunicazione tra due dispositivi differenti; il ticketing e il payment con l’utilizzo di telefoni cellulari per effettuare prenotazioni e pagamenti senza contanti.

 

Le applicazioni mobile NFC ‘contactless’ permetteranno dunque agli utenti di effettuare piccoli pagamenti, come l’acquisto di un biglietto per il treno, il bus o la metropolitana, di entrare a un concerto o a una partita semplicemente passando il cellulare davanti a uno scanner. Altri servizi riguardano, ad esempio, la trasmissione di informazioni personalizzate così come metodi di pagamento online.

 

L’iniziativa della GSM Association ha l’obiettivo di incoraggiare un approccio comune all’implementazione della tecnologia sui cellulari, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza della fatturazione e delle informazioni personali contenute sulla SIM card degli utenti.

 

La prima applicazione commerciale della tecnologia in Europa è stata effettuata nella rete di autobus locali della città di Hanau, vicino a Francoforte, in Germania, dove l’autorità regionale del trasporto pubblico (RMV) ha completato una sperimentazione durata 10 mesi e offre ai cittadini servizi elettronici di biglietteria e pagamento.

 

Dopo le necessarie sperimentazioni sul campo, che presumibilmente continueranno per tutto quest’anno, le prime applicazioni commerciali della tecnologia, secondo uno studio della società ABI Research, dovrebbero imporsi sul mercato consumer nel  2007, a patto che venga sviluppato un ambiente “aperto, interoperabile e basato su uno standard comune”.

 

A questo scopo, la GSMA vuole creare un set di standard ben definiti che assicuri un ecosistema sicuro e l’interoperabilità internazionale.

L’associazione fa già parte comunque dell’NFC Forum, un organismo non profit che ha come obiettivo la promozione della standardizzazione e dell’implementazione della tecnologia.

 

L’interoperabilità e la standardizzazione sono infatti fattori cruciali per il successo dell’NFC sul mercato della telefonia mobile: per raggiungere un’adozione di massa c’è dunque bisogno della collaborazione dei player di settore.

 

Al momento, sono 14 gli operatori che hanno aderito all’iniziativa e lavorano allo sviluppo di business cases e di raccomandazioni che saranno incorporate in un White Paper che sarà sottoposto all’esame degli enti di standardizzazione come l‘ETSI (European Telecommunications Standards Institute) e l’NFC Forum.

 

Tra le società impegnate nel progetto vi sono Bouygues Telecom, China Mobile, Cingular Wireless, KPN, Mobilkom Austria, Orange, SFR, SK Telecom, Telefonica Móviles, Telenor, TeliaSonera, TIM, Vodafone e 3 (H3G).

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