eGov: al via i lavori della Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica

di Alessandra Talarico |

Italia


e-Government

L’innovazione tecnologica è una leva essenziale il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione. Processo essenziale per avvicinare i cittadini alle attività delle istituzioni, per realizzare, insomma, una piena “democrazia digitale”.

 

Partendo da questo assunto, sono iniziati i lavori della Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica prevista dal Codice dell’Amministrazione digitale.

Alla riunione di apertura hanno partecipato i Capi di Gabinetto di tutti i Ministri, il Ministro Luigi Nicolais e il Sottosegretario Beatrice Magnolfi.

 

In un’ottica che mette al primo piano i bisogni del cittadino e le esigenze della collettività, l’iniziativa si pone come obiettivo l’avvio di un processo di digitalizzazione e di riorganizzazione delle amministrazioni “strategico e coordinato”, che faccia percepire ai cittadini i benefici di una pubblica amministrazione più efficiente, trasparente e meno costosa al più presto possibile.

 

Il Governo ha destinato all’ammodernamento della PA fondi per 160 milioni di euro e ritiene che l’istituzione di questa rete costituisca “una tappa fondamentale nel percorso di ammodernamento e trasformazione della pubblica amministrazione”.

 

I fondi stanziati verranno utilizzati per i processi già in corso, come la carta d’identità elettronica e il portale del turismo, ma anche per una serie di altri progetti tra cui il rilancio dei centri tecnologici regionali.

 

L’innovazione, però, deve essere di sistema e deve puntare sull’interoperabilità e sull’integrazione delle banche dati: passare cioè dal possesso all’accesso.

Il ministro Nicolais ha infatti sottolineato che la rete d’innovazione dovrà seguire a stretto contatto gli interventi di ammodernamento nei singoli ministeri, “lavorando con un sistema cooperativo per definire strategie comuni, realizzare investimenti mirati e assicurare un monitoraggio costante dell’avanzamento dell’innovazione nella pubblica amministrazione”.

 

Un processo, quello dell’ammodernamento della pubblica amministrazione, che è ormai indice fondamentale per la competitività del Paese, per la riduzione dei costi e tempi più veloci nello svolgimento delle pratiche.

 

Se infatti il primo pensiero corre ai risparmi di tempi e di costi che si potranno ottenere – quelli economici ammonterebbero a 32 miliardi di euro all’anno – è altrettanto importante sottolineare che la digitalizzazione delle amministrazioni locali e centrali produce tutta una seria di vantaggi indiretti quali la possibilità di riorganizzare i processi di lavoro per poter monitorare l’efficienza operativa all’interno della pubblica amministrazione e di misurare i risultati ottenuti e il miglioramento delle prestazioni in funzione di una trasparenza totale verso cittadini e imprese.

 

Il primo risultato concreto del tavolo comune, a cui siederanno fianco a fianco gruppi di lavoro e amministrazioni – sarà la definizione delle linee strategiche per un sistema nazionale di eGovernment.