Convergenza: da Samsung il primo telefonino-PDA con connettività WiMax

di Alessandra Talarico |

Mondo


Samsung SPH-P9000

Il mondo delle comunicazioni viaggia veloce verso la convergenza e si arricchisce di un nuovo dispositivo, uno dei pochi in circolazione, che unisce il 3G e il WiMax.

Lo ha prodotto la sud coreana Samsung che lo ha presentato al Mobile WiMax Summit 2006 e si è detta sicura che questo nuovo gioellino potrà sostituire presto gli attuali notebook.

 

L’SPH-P9000 (o MIT, Mobile Intelligent Terminal) – questo il nome del nuovo modello – è un terminale CDMA con sistema operativo Windows XP che utilizza, per la connettività wireless a banda larga, la tecnologia 802.16e, la più gettonata del momento.

Tra le dotazioni del cellulare (che pesa circa  500 grammi ), schermo WVGA da  5 pollici per la visione di film e documenti, CPU da 1GHz, hard disk da 30 GB per lo storage di filmati e musica, tastiera QWERTY, Video On Demand, Bluetooth, Mini USB, fotocamera da 1,3 megapixel e lettore MP3.

 

Il MIT arriverà sul mercato – ma solo in Corea – entro la prima metà del 2007, ma Samsung non ha specificato né il prezzo del dispositivo né se intenderà lanciarlo anche su altri mercati.

 

Secondo Samsung la futura crescita dei servizi WiMax trainerà la richiesta di terminali mobili di nuova generazione multi-funzione, veri e propri “mini-PC portatili”.

 

Per Kitae Lee, presidente della divisione Telecommunication Network di Samsung, l’SPH-9000 è “uno dei pochi dispositivi convergenti del mondo”.

Samsung, ha aggiunto, “continuerà a guidare il mercato con tecnologie e servizi pionieristici, fornendo la giusta combinazione di tecnologia e design”.

 

Samsung in collaborazione con Intel, Sprint Nextel e Motorola prevede di investire 1 miliardo di dollari nel 2007 e tra 1,5 e 2 miliardi di dollari nel 2008 nella costruzione di una rete 4G attraverso  la tecnologia WiMax mobile, attualmente disponibile solo in Corea col nome di WiBro.

 

In occasione della presentazione dell’accordo con le tre compagnie, la società aveva analizzato le sfide dell’implementazione del WiMax nelle reti mobili, sottolineando che “la tecnologia dovrà offrire un costo per megabit e vantaggi in termini di prestazioni tali da costituire un sostanziale miglioramento rispetto alle attuali offerte di banda larga mobile 3G”.

 

Secondo la società, da sempre sostenitrice, come Intel, della versione mobile dello standard 802.16, la tecnologia potrebbe diventare presto uno standard globale per la telefonia mobile di quarta generazione. 

Questo obiettivo, ha spiegato Kitae Lee, “stabilirà un punto fermo nella storia del settore delle telecomunicazioni e contribuirà a ulteriori progressi nella tecnologia wireless”.

 

Al momento, Mobile WiMax offre infatti la più elevata velocità di trasferimento dati tra le tecnologie wireless e si basa sulla tecnologie IP, verso la quale stanno virando tutte le reti di comunicazione. I servizi basati su questa tecnologia, ha concluso Lee, “creerà un nuovo mutamento paradigmatico nei servizi wireless e migliorerà gli stili di vita degli utenti”.