Vodafone: finalizzati gli accordi di outsourcing con IBM ed EDS

di Alessandra Talarico |

Europa


Vodafone

Vodafone, alla ricerca di nuove vie per raggiungere una maggiore efficienza dei costi, ha finalizzato l’accordo di outsourcing con EDS e IBM nella gestione delle applicazioni e il mantenimento dei servizi IT.

 

Come già annunciato nelle scorse settimane, il gruppo britannico, sta studiando anche nuovi possibili accordi di delocalizzazione delle attività non-core, che permettano alla società di concentrarsi meglio sui clienti.

 

Ogni contratto è di durata settennale e, in base ai termini dell’accordo, le divisioni Vodafone in Germania, Gran Bretagna, Ungheria e Olanda lavoreranno con EDS, mentre le filiali in Spagna, Repubblica Ceca, Australia, Nuova Zelanda, Portogallo, Irlanda, Grecia e, se il board darà il suo OK, Italia avranno come partner IBM.

 

Il Gruppo manterrà il pieno controllo strategico dell’iniziativa, che è incentrata sulla stesura dei codici e la manutenzione dei sistemi di fatturazione e di gestione del rapporto clienti e fa sapere che il suo obiettivo principale è quello di “continuare a stimolare la crescita dei profitti attraverso il roll out di nuovi servizi e tariffe vantaggiose che incoraggino i clienti a utilizzare il telefonino in maniera più estesa sia da casa che dall’ufficio”.

 

La scelta di EDS e IBM è il frutto di un processo di selezione molto rigoroso, durato circa 8 mesi, che ha ridotto i probabili partner da 11 a 2. 

 

I criteri di scelta si sono basati sulle capacità tecniche, l’esperienza nell’outsourcing e, ovviamente, i costi. 

 

“Siamo sicuri – ha spiegato il CTO del gruppo Steve Pusey – che i nostri partner ci permetteranno non solo di risparmiare, ma anche di offrire un servizio migliore”.

 

Le attività di sviluppo delle applicazioni e di mantenimento sono costate nell’ultimo anno fiscale circa 560 milioni di sterline.

 

Affidandole in outsourcing a EDS e IBM il gruppo potrà razionalizzare il numero dei fornitori e ottenere maggiori economie di scala, nonché migliorare la qualità dei software prodotti e ottenere maggiore flessibilità, accelerando il roll out di diversi servizi.

 

L’esternalizzazione di queste attività – ha spiegato il CEO Arun Sarin – “integra una serie di altri progetti volti a ridurre i costi operativi”.  

Tra questi, Vodafone intende consolidare i data centre a livello regionale e accentrare la gestione della catena dei fornitori di rete.

 

Operazioni che dovrebbero consentire al gruppo di risparmiare fino a 100 milioni di euro.

 

Nelle scorse settimane, Vodafone ha annunciato la sua nuova strategia incentrata sullo sviluppo di nuovi servizi a banda larga fissa e sulla riduzione delle spese in contro capitale che dovrebbe portare nei prossimi 5 anni a una riduzione dei costi del 25-30%.

 

Secondo le previsioni di Vodafone, il primo gruppo di divisioni operative comincerà ad adottare i nuovi accordi di outsourcing all’inizio del 2007, mentre le altre seguiranno a stretto giro nel resto dell’anno.

 

“Con questo accordo, IBM aiuterà Vodafone a focalizzarsi sul suo coreBusiness”, ha dichiarato Mike Hill, General Manager, Global Telecommunications Industry di IBM, che ha sottolineato come il know how industriale e l’esperienza di IBM permetteranno anche al gruppo di “accelerare il programma di trasformazione del business, abbattere i costi e aumentare l’innovazione a vantaggio della competitività”.

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