eBook: Microsoft e Google si contendono la leadership della book search

di Raffaella Natale |

Mondo


Book search

Una corsa contro il tempo per digitalizzare milioni di libri nel mondo e battere la concorrenza. A portare avanti questo progetto non solo Google, ma anche l’OCA (Open Content Alliance), sostenuta da Microsoft e Yahoo.

L’Open Content Alliance punta a creare un archivio unico di materiali di pubblico accesso e di altri protetti da copyright, ospitati da Internet Archive.

Come primo passo sono state digitalizzate 18.000 opere della letteratura americana, inclusi scritti di Mark Twain, Henry James ed Edgar Allen Poe. Adesso sono 35.000 le opere, comprese quelle di Gutenberg. Lo scopo è di alimentare in modo efficace la diffusione di libri (audio e video) disponibili online attraverso questa Alleanza.

 

Google ha lanciato il 31 agosto il nuovo motore di ricerca Google Book Search, che indicizza i testi di migliaia di libri. Il motore di ricerca ha stretto accordi con grandi università come Harvard, Oxford, la New York Public Library, la Complutense di Madrid, l’Università della California.

Ultima in ordine di tempo, l’università del Wisconsin, ricca di milioni di opere storiche, che si è unita a Google qualche settimana fa.

 

Su Google Book Search sono disponibili tutti i testi, sia quelli inviati direttamente dagli editori, che quelli senza autorizzazione, di cui si trova solo un abstract.

Ma questo progetto non ha trovato tutti d’accordo, specie coloro che sostengono che Google non abbia il diritto di trasformare in digitale le loro opere, ma anche quelli delle biblioteche mondiali. La web company è accusata anche di privilegiare i testi in inglese.

 

A seguito delle lamentele degli editori, soprattutto americani e francesi, nell’ottobre 2005 è nata la Open Content Alliance.

L’OCA, organismo no profit che riunisce decine di partner – università, fondazioni, gruppi informatici -, prevede invece la messa in comune dei testi dei membri, con possibilità di stampare o scaricare il formato digitale.

 

Brewster Kahle, presidente dell’Internet Archive e fondatore dell’OCA, ha spiegato: “La questione è sapere se la conoscenza del mondo sarà proprietà di un gruppo privato o aperta a tutti”.

 

Sostenuta fin dall’inizio da Yahoo, che finanzierà la digitalizzazione di 18.000 opere e predisporrà un motore di ricerca, l’alleanza ha visto l’ingresso di Microsoft, che ha promesso un contributo maggiore: finanziare 15.000 libri.

Il gruppo di Bill Gates, dalla sua, sta organizzando il lancio su grande scala del proprio motore di ricerca per libri, Windows Live Books Search, che dovrebbe arrivare prima della fine dell’anno. Microsoft è partita alla grande, sta invitando tutti gli editori a inviare i loro testi, e inoltre ha chiuso un importante accordo con Kirtas, produttore di scanner ad alta velocità, in grado di digitalizzare 2.400 pagine/ora (8 minuti per libro). Altro punto a favore del gigante di Redmond, l’intesa con la Cornell University per la digitalizzazione della sua vasta biblioteca.

Al momento la società preferisce mantenere il mistero sul totale dei libri scannerizzati, che saranno a disposizione degli utenti.

 

La sfida è di aggiungere la pubblicità alle ricerche degli utenti. Due fattori determineranno il successo tra i due contendenti, Microsoft e Google: interventi da parte della giustizia e le scelte delle biblioteche se stare da una parte oppure dall’altra. La partita è aperta!

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