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Monaco Media Forum: costruire il confronto internazionale tra mercati, tecnologie e decisori

Europa


Alcuni giorni fa si è tenuta a Montecarlo la prima edizione del Monaco Media Forum (www.monacomediaforum.org), una nuova ed importante iniziativa nata con l’intento di creare un’occasione di confronto globale tra manager, decisori, rappresentanti delle istituzioni sul futuro della rivoluzione digitale che sta cambiando il profilo del mondo. 

 

Per due giorni, in una Montecarlo inconsuetamente uggiosa ed umida, oltre 200 delegati, provenienti da ogni parte del mondo, si sono confrontati sulle tendenze in atto e sui più recenti ed eclatanti casi di mercato, a partire dalle fresche acquisizioni di MySpace e YouTube.

L’iniziativa, organizzata dalla Pubblicis, è stata lanciata con l’alto patrocinio del Principe Alberto II di Monaco, che è anche Chairman del Forum e che schiera al proprio fianco cinque Co-Chairman di eccezione: dal Principe Alwaleed Bin Talal (Kingdom Holding Company) ad Emilio Azcárraga-Jean (Grupo Televisa), da Ruigang Li (Shanghai Media Group) a Bob Wright (NBC Universal) e a Maurice Lévy (Pubblicis Groupe).

  

L’obiettivo del Monaco Media Forum – ha dichiarato il Principe Alberto di Monaco – è quello di fornire una piattaforma unitaria, compiuta e condivisa per favorire l’incontro tra i leaders delle industrie dei media e della comunicazione da un lato ed i manager delle società di venture e gli equity fund dall’altra, per confrontare esperienze e punti di vista, per condividere obiettivi che conferiscano maggior efficienza e risultato all’azione di ciascuno. Sono lieto –  ha proseguito il Principe Alberto di Monaco – che il Principato di Monaco, con la sua ricca storia di contribuzioni allo sviluppo del mondo del media, abbia organizzato e ospitato il Forum. Sono certo che il Monaco Media Forum ha un grande futuro davanti a sé, ma sono altresì consapevole che per assicurare il raggiungimento di questo obbiettivo dobbiamo essere capaci di coinvolgere tutti i leaders internazionali del mondo dei media, molti dei quali sono già convinti dell’esigenza di 

  

Quali i numeri della due giorni di Montecarlo? 

 

Di sicuro non irrilevanti: 10 Sessioni generali, numerosi Keynote Speakers, 12 Workshop, tutti accompagnati da varie occasioni appositamente predisposte per favorire il networking tra i vari delegati.

Ma se gli organizzatori vogliono fare del Monaco Media Forum la Davos della comunicazione elettronica, sul modello del World Economic Forum, da quest’ultimo organismo si guarda al modo in cui mettere in rete la tradizionale esperienza di confronto internazionale.

  

E così  Klaus Schwab, Presidente esecutivo del World Economic Forum, presente a Montecarlo, non ha perso l’occasione per annunciare che a gennaio  2007, in occasione del consueto incontro di Davos, verrà presentato un innovativo sistema di comunicazione virtuale, uno strumento che potrà aiutare i leader globali a prendere decisioni cruciali sulla base all’agenda mondiale.

 “….A Davos abbiamo creato una comunità, uno spazio per l’interconnessione, ma al momento questa attività si svolge solo in occasione dei meeting. Oggi il mondo è talmente accelerato che, se si potessero integrare questi incontri faccia a faccia con attività continue di interconnessione virtuale, disporremmo di uno strumento molto efficace per analizzare i temi che costituiscono l’agenda globale. Ciò su cui stiamo lavorando e che presenteremo a Davos nel gennaio 2007 – ha concluso Schwab –   è proprio questo sistema di comunicazione virtuale, una social community, una sorta di MySpace per i decisori globali. Spero che in questo modo riusciremo ad affrontare le questioni che affollano l’agenda globale….”.

  

Va purtroppo registrata, a chiusura dell’evento, una presenza italiana molto limitata.

  

Presente a Montecarlo, tra gli altri, Giuliano Berretta, Presidente e Direttore Generale Eutelsat: “…Ottima l’idea di far sviluppare il Monaco Media Forum sulla linea del World Economic Forum, perché consentirebbe una integrazione tra i vari settori della convergenza e lo sviluppo di una discussione capace di andare al di là delle competenze di natura puramente tecnica….Ma l’iniziativa è ottima proprio perché punta a mescolare le competenze tecniche degli ingegneri con le visioni dei futurologi,  le esigenze degli investitori con le analisi d’impatto dei sociologi….Se guardo al settore nel quale opero, il satellite è parte integrante di questo processo, avendo da anni integrato la televisione tra i propri servizi offerti all’utenza business e ai consumatori. Ma si intravedono i prossimi avanzamenti: dalla tv ad alta definizione che di fatto è già tra noi, ai videogiochi più complessi, infine alla Tv 3D. Credo anzi che su questi temi sarà necessario confrontarsi in modo anche approfondito in occasione della prossima edizione del Monaco Media Forum, che gli organizzatori hanno peraltro già previsto….Volendo esprimere una prima valutazione a caldo, suggerirei di orientarsi su un modello di confronto più vicino al metodo di un Think-tank piuttosto che al confronto delle singole esperienze. Ciò aiuterebbe accogliere, sviluppare e interpretare al meglio le tendenze in atto e quelle attese….Alcuni tra i punti più importanti su cui confrontarsi? Dal mio punto di vista, penso al rapporto futuro tra cinema e il satellite, con il cinema elettronico che si sposterà sempre più sul terreno dell’alta definizione. Un secondo aspetto è quello della standardizzazione che, da un certo punto di vista, è nemica del progresso, ma che innegabilmente contribuisce ad abbassare i prezzi. Infine i contenuti. Sono considerati da tutti come un elemento di grandissimo valore, ed è vero, ma proprio per questo, dobbiamo circoscrivere e neutralizzare le manifestazioni patologiche del mercato. Penso alle esagerazioni dei canali con programmazione per adulti trasmessi anche dai satelliti, quindi con contenuti erotici spesso senza limiti. Siamo costretti a subire, in ambito di distribuzione satellitare, eccessi di programmazione, senza poter intervenire in alcun modo e la cosa è ancor più grave se si considerano gli sfasamenti di offerta dovuti alle differenze di fuso orario, che spesso portano tali contenuti nelle case negli orari meno opportuni con effetti devastanti. Anche questi, sono aspetti su cui è necessario dibattere per trovare soluzioni e per applicare regole certe“.

  

Tra gli italiani presenti, anche Arturo Artom, Presidente di Netsystem: “…Uno degli elementi che più mi hanno colpito, è la forte spinta alle fusioni ed acquisizioni qui presentate come studi di caso. Registro anche un salto di visione, per così dire, rispetto all’Italia, molto coinvolgente nel confronto tra i Senior delle imprese e questi giovani geni della creatività digitale che si sono dimostrati capaci di costruire in tempi rapidissimi imprese di immenso valore. È del tutto evidente una differenza in termini di ordine di grandezza tra USA ed Europa. Non voglio parlare di un declino dell’Europa, ma certo se guardiamo agli ultimi grandi casi della cronaca finanziaria dell’economia digitale e ai suoi rappresentanti qui presenti, non possiamo non notare MySpace Europe o YouTube Europe, a sottolineare come probabilmente siamo deficitari sul piano della cultura del rischio. Un confronto quindi particolarmente invitante ed utile anche se 

 

Presenza di altra natura, con una vision del tutto differente, quella dell’on.  Gianni De Michelis, presente al Monaco Media Forum di Montecarlo come parlamentare europeo, nelle vesti di Relatore della Direttiva TV Senza Frontiere a Bruxelles.

Ho rilevato due facce in questa I° Edizione del Monaco Media Forum – ci ha dichiarato De Michelis – Da un lato un aspetto fortemente eccitante, per tutte le nuove cose che un profano come me apprende nell’avvicinarsi in modo così dettagliato e con attori di prima linea ad aspetti così affascinanti della comunicazione elettronica; ma dall’altro anche un aspetto molto deludente per via di quello che considero un livello di eccessiva genericità su alcuni problemi particolarmente delicati. Il Monaco Media Forum mi sembra un po’ sbilanciato nel seguire con eccesso di trepidazione le vicende nordamericane….ma nel non dire una parola ad esempio sulla posizione della Francia in ambito UE con riferimento al percorso della Direttiva TV Senza Frontiere. Sarà un appuntamento importante che orienterà lo sviluppo della televisione in Europa.

   

E l’assenza dei broadcaster italiani al Monaco Media Forum?

  

La tv italiana – ha concluso De Michelis – sia essa Rai o Mediaset, è indietro di anni rispetto alle cose di cui sentiamo parlare qui; purtroppo sono broadcaster che guardano al passato a  cui sono rimasti ancorati…basta dare un’occhiata alla struttura dei ricavi per rendersene inequivocabilmente conto….”.

  

Intanto gli organizzatori stanno già lavorando alla seconda edizione del 2° Monaco Media Forum ed a Montecarlo è anche ritornato il sole.

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