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Mipcom 2006: a farla da padrone saranno i contenuti on demand

Francia


La Tv del futuro grande protagonista del Mipcom 2006, il grande mercato dei programmi audiovisivi e della comunicazione che si è aperto ieri Cannes e chiuderà i battenti venerdì 13 ottobre.

“C’è sempre più gente che cerca programmi per i nuovi mercati“, ha commentato Paul Johnson, direttore della divisione Televisione per Reed Midem, la società che cura l’evento internazionale.

Johnson ha aggiunto che si stanno registrando forti investimenti nel mercato dei format, “…sia per la televisione tradizionale che per le nuove piattaforme digitali”.

Anche se l’attività nel digitale è ancora marginale rispetto ai tradizionali mercati dell’audiovisivo, tutti continuano a interessarsi all’evoluzione di questo settore che prospetta grossi cambiamenti e nuove opportunità finanziarie per i player.

 

Il Mipcom 2006 è stato inaugurato ieri alla presenza del Ministro francese della Cultura e della Comunicazione, Renaud Donnedieu de Vabres. Presenti tutti i grandi gruppi audiovisivi privati e pubblici, compreso il nuovo canale internazionale di informazioni, France 24, che sarà lanciato a fine anno.

 

Per l’evento sono attesi a Cannes circa 12.300 partecipanti, provenienti da 91 Paesi. Le previsioni stimano una crescita del 9% rispetto all’edizione del 2005. Quattro giorni prima dell’apertura erano accreditati 3.818 potenziali acquirenti, l’11% in più dello scorso anno.

 

Il continente asiatico sarà particolarmente presente con delegazioni venute da Cina, Giappone e Corea del Sud. Singapore ha annunciato una rappresentanza di 50 persone per 15 società, la più grossa che è mai stata inviata al Mipcom.

 

E che sarà un’edizione all’insegna dei New Media lo si capisce dai convegni in programma, dedicati alla trasmissione digitale (televisione e cinema), Tv mobile, IPTV (Internet Protocol Television) e contenuti on demand.

 

Per il secondo anno consecutivo saranno assegnati dei premi per i migliori programmi per Tv su dispositivo mobile. Secondo Informa, entro il 2010 ci saranno 125 milioni di persone che guarderanno la Tv in mobilità, questo mobilità i produttori di contenuti, altrimenti rischiano d’essere tagliati fuori da un mercato interessante.

 

Altro argomento di grande impattato sono i contenuti on demand, che fanno registrare cifre da capogiro e determinato intese importanti tra operatori tlc e broadcaster. E per non tradire le aspettative, Paul Johnson assicura che “…la questione dei contenuti on demand sarà uno degli argomenti di punta di questa edizione”.

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