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eGov: Brescia, Province a convegno per discutere di innovazione tecnologica

Italia


Le Province e il digital divide: un crocevia fra innovazione, sviluppo, territorio. Questo il titolo del Convegno di domani 26 settembre a Brescia, organizzato dall’UPI (Unione Province d’Italia) e dalla Provincia, che avvierà un costruttivo confronto sul ruolo degli enti locali davanti all’innovazione tecnologica.

I lavori della giornata saranno aperti da Corrado Ghirardelli, Assessore all’Innovazione Provincia di Brescia. Previsti i saluti di Matteo Renzi, Presidente Provincia di Firenze, Responsabile UPI per l’innovazione, e di Massimo Buscemi, Assessore Regione Lombardia.

Seguiranno gli interventi di Loredana Capone (Vicepresidente Provincia di Lecce), Leonardo Martinello (Vicepresidente Provincia di Padova), Mauro Solari (Assessore Provincia di Genova), Vincenzo Maria Vita (Assessore Provincia di Roma).

Subito dopo, Alberto Cavalli (Presidente Provincia di Brescia Vicepresidente vicario UPI) e Fabio Melilli (Presidente UPI, Presidente Provincia di Rieti). La sessione verrà conclusa da Luigi Nicolais, Ministro delle Riforme e dell’Innovazione nella PA.

  

I lavori del pomeriggio verranno aperti da Alessandra Bonetti, Coordinatore CST Provincia di Brescia. Federico Casalegno, Senior researcher MIT, interverrà su “Wireless ed esperienze d’avanguardia nell’innovazione”. Nicola Villa, Direttore IBSG – Cisco Systems, analizzerà “L’impatto socioeconomico degli interventi sulle infrastrutture di comunicazione”. Giampaolo Amadori, Dirigente Regione Lombardia, parlerà del “Sostegno all’innovazione da parte della Regione Lombardia”Simone Tani , Dirigente Provincia di Firenze, affronterà “Il ruolo delle Province nello sviluppo di reti a banda larga”.

 

Raffaele Barberio, Direttore Key4biz, coordinerà la Tavola rotonda “Modelli di cooperazione per l’innovazione nel governo locale e nel territorio”.

Parteciperanno Raffaele Gareri (Dirigente Provincia di Brescia), Sonia Massobrio (Dirigente Comune di Ancona), Paolo Russo (Direttore Uncem Servizi), Gaudenzio Garavini (Dirigente Regione Emilia Romagna), Nicola Melideo (Direttore Area innovazione per regioni ed enti locali – CNIPA).

L’evento parte dalla considerazione che la sfida principale che il Paese deve oggi affrontare è quella del rilancio della crescita in una dimensione quantitativa e qualitativa. Occorre investire fortemente sull’innovazione e sulla qualità dello sviluppo a partire dai territori.

Non vi può essere crescita senza un grande patto tra il Governo e le comunità locali che valorizzi il ruolo delle istituzioni più vicine ai cittadini e la sussidiarietà tra soggetti pubblici e soggetti privati.

 

L’Unione delle Province d’Italia ha elaborato una serie di proposte per l’innovazione del governo locale e dei territori.

Occorre innanzitutto fare uno sforzo di innovazione e semplificazione della PA; riflettere su ruoli, compiti e responsabilità nella progettazione, implementazione e gestione dei servizi di ICT, se si vuole dare continuità al cammino intrapreso nel 2000 con il Piano nazionale di eGovernment ed essere protagonista del processo di innovazione.

 

Solo così, peraltro, si può dare seguito al dettato normativo e risposta concreta all’evoluzione della PA italiana verso il federalismo e l’autonomia coordinata dei diversi livelli istituzionali.

Allo stesso tempo, occorre ripensare il complesso degli investimenti per l’innovazione e l’eGovernment in un’ottica di sistema che coinvolga pienamente tutti i soggetti interessati, prevedendo una dotazione finanziaria costante (un fondo) per l’innovazione tecnologica e il governo elettronico nelle Regioni e negli Enti locali, che consenta di dare effettiva e diffusa attuazione ai principi affermati nel Codice delle pubbliche amministrazioni digitali.

 

“Il nostro intendimento  – dice una nota dell’UPI – non è tanto quello di rivendicare un ruolo astratto, ma di illustrare i possibili contributi che le Province possono dare per il rilancio del Paese, sulla base delle molte esperienze avviate a livello territoriale, nello sviluppo della produttività, nella promozione delle pratiche migliori e nell’inclusione delle realtà più svantaggiate nei processi di innovazione tecnologica”.

 

Nel panorama nazionale sono diverse le esperienze di collaborazione/cooperazione tra Comuni e Province per l’avvio e la realizzazione dei Centri Servizi territoriali previsti nell’ambito della seconda fase di attuazione del Piano di eGovernment del 2000.

Per favorire il decollo di queste strutture occorre rapidamente sbloccare l’utilizzo dei fondi destinati ai CST e ai riuso dei progetti di eGovernment della prima fase.

 

Strettamente connesso alla sviluppo dell’innovazione nei territori più svantaggiati è il tema della diffusione delle infrastrutture di larga banda.

La diffusione delle tecnologie a banda larga è inoltre un obiettivo prioritario per la realizzazione del sistema di eGov e consente alla PA di accrescere la propria efficienza ed efficacia, alle imprese di incrementare la propria competitività sui mercati e ai cittadini di migliorare la qualità della vita.

Vista l’attuale copertura delle reti, le Province possono favorire la diffusione della larga banda anche nei territori svantaggiati, attraverso interventi infrastrutturali che sfruttino al meglio le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie (fibre ottiche, adsl, wi-fi, wi – max, reti elettriche) per superare il digital divide nell’accesso alle reti di comunicazione.

 

La Province italiane stanno già operando per promuovere progetti d’utilizzo delle tecnologie ICT come strumento per incrementare il livello di conoscenza, utilizzo e partecipazione dei cittadini e delle imprese alla vita della PA. Gli interventi formativi, attuati soprattutto con iniziative tecnologiche, sono fondamentali per sostenere i processi d’innovazione, permettendo l’accesso all’utilizzo delle nuove tecnologie a una fascia sempre maggiore di popolazione.

Le Province stanno anche partecipando agli sforzi per creare un Sistema pubblico di connettività che permetta a tutti i sistemi informatici delle amministrazioni locali e centrali d’interconnettersi.

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