Mai più senza allegato. In fase di sviluppo un sistema per gli sbadati dell’email

di Alessandra Talarico |

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allegato

Sarà successo un po’ a tutti di annunciare nel testo di una email la presenza di un allegato e di scordarsi poi di inviare il file in questione.

Un errore di distrazione che causa, oltre all’imbarazzo per la disattenzione, anche una perdita di tempo dovuta alla serie di email aggiuntive per spiegare l’errore. Un problema abbastanza fastidioso soprattutto se si tratta di documenti di lavoro e se il destinatario – nel momento in cui ci si accorge della mancanza dell’allegato – non è più online.

 

Se però il lavoro del professor Fernando Pereira e del suo team dell’Università della Pennsylvania andrà a buon fine, nel prossimo futuro errori di questo genere non saranno più tanto frequenti.

I ricercatori stanno infatti sviluppando un software in grado di scandire le mail e individuare le caratteristiche tipiche di quelle che potrebbero contenere un allegato. Se il sistema di predizione intuisce che il mittente vuole allegare un documento, fa comparire una pop-up sullo schermo prima che il messaggio venga inviato.

 

Quando il sistema stabilisce che l’utente vuole inviare un allegato, inoltre, è in grado di attivare un sistema di ‘raccomandazione’ che offre una lista di documenti di probabile interesse.

 

Lo scopo, ha infatti spiegato Pereira, non è solo quello “di ricordare passivamente all’utente di allegare un documento prima di inviare l’email, ma anche di facilitare la ricerca dei documenti”.

 

Per elaborare l’algoritmo in grado di individuare uno schema nelle parole e nelle frasi che determinano la possibilità che nella mail sia incluso un allegato, Pereira e il suo team hanno passato al setaccio circa 8 mila email scambiate dai dipendenti della Enron prima che la società fallisse.

 

La percentuale di precisione nelle predizioni, testata su un’altra serie di email, è stata dell’85%.

 

Il sistema utilizza il metodo della regressione logistica per la classificazione e include numerose funzioni di catalogazione delle email, incluso il contenuto e l’oggetto del massaggio.

 

“Il nostro lavoro – ha spiegato Pereira – offre due diverse soluzioni al problema, prima dell’invio di un messaggio, il sistema è in grado di verificare se un documento è stato allegato o meno all’email e suggerire all’utente la mancanza del file”.

 

Un’altra possibile soluzione è quella di suggerire all’utente – durante la composizione del messaggio – di includere l’allegato, per evitare di intervenire  all’ultimo secondo utile prima dell’invio.

 

A tutti gli sbadati dell’era digitale, dunque, non resta che sperare che il sistema di Pereira divenga al più presto realtà, per evitare di dover digitare ancora una volta …ops, ho dimenticato l’allegato!