Quad Play: mercato messo a rischio da campagne pubblicitarie poco mirate

di Raffaella Natale |

Francia


Tlc

Il Quad Play sta rendendo ancora più vivo e competitivo il mercato Ict. Convergenza di internet a banda larga, Tv digitale, telefonia fissa e mobile, rappresentano la nuova sfida per gli operatori e sicuramente un’opportunità di crescita.

Ma dal punto di vista dei clienti, questa convergenza appare ancora complicata o almeno questo è ciò che rileva il primo Osservatorio Ipsos Insight-Hotwire sulla convergenza nelle tlc.

La Ricerca Ipsos ha analizzato il grado di informazione degli utenti francesi sulle offerte triple play e quadruple play e ha messo a confronto le posizioni degli inserzionisti con le attese dei potenziali clienti.

 

I dati sono stati raccolti dal 19 al 27 maggio 2006, su un campione di 1001 persone sottoposte a interviste telefoniche.

I risultati di questo sondaggio sono stati confrontati dall’agenzia di comunicazione Hotwire che ha visionato 200 comunicati stampa emessi da Isp, operatori, produttori e distributori di prodotti informatici.

 

Lo Studio rivela una forte attesa da parte dei consumatori  dalle  nuove tecnologie: per il 74% delle persone intervistate, le nuove tecnologie semplificano la vita; il 69% vorrebbe scegliere i programmi Tv che desidera guardare e il 70% definisce il cellulare una garanzia di libertà.

 

I consumatori sono, quindi, in attesa di soluzioni tecnologiche di maggiore confort, cosa che dovrebbe far gioire gli operatori che forniscono soluzioni triple play e quadruple play, ma non è proprio così semplice.

In effetti, sebbene queste offerte, perlomeno il triple play, siano commercializzate da diversi anni ormai, sembra che ancora non siano entrate tra le abitudini degli utenti.

Il 93% dei francesi dice, infatti, d’aver già sentito parlare di offerte triple play, ma il 91% di questi non sa di che si tratti.

Ancora più confusione con il termine di “convergenza”, spesso associato a una descrizione del triple play o quadruple play.

 

Il termine “pack” è il più utilizzato per definire questo tipo di offerte, ma solo dal 5% degli intervistati; per il 4% un’offerta multi-play comprende solo l’Adsl e la banda larga in genere; per il 3%, l’unbundling e per il 2%, Freebox, primo marchio a essere citato.

 

Al momento, nessun termine generico è riuscito a racchiudere la realtà di questi servizi. 
E’ un marchio che deve assicurare questo ruolo come, per esempio, Unik di Orange“, spiega Roger Darashah, direttore di Hotwire France.

Del resto gli utenti, intervistati sul marchio che potrebbe offrire soluzioni quadruple play, indicano France Télécom (29%), seguito da Neuf Cegetel (24%), Free (19%). 
Il 52% del campione indica gli Isp come primi fornitori di servizi di questo tipo, contro il 26% che pensa agli operatori di telefonia mobile.

 

Per convincere i francesi dell’utilità delle offerte triple play e quadruple play, gli inserzionisti devo incentrare la loro comunicazione sulle aspettative dei consumatori, che scelgono in base al prezzo dell’offerta (42%), ma anche la semplicità (37%) e la messa in atto del servizio (33%). Paradossalmente, però, gli inserzionisti non forniscono molte informazioni su questi aspetti e preferiscono concentrarsi sui vantaggi tecnologici. 
Spesso si dà spazio alla rapidità e alla performance, quando solo il 2% degli intervistati si è dichiarato sensibile all’argomento. 

 

Il 22% degli intervistati si preoccupa per gli eventuali guasti che ritengono sia sinonimo di taglio di tutti i mezzi di comunicazione. Il 16% teme il rischio di dipendenza da un unico operatore che gestisce tutti i servizi.

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